Deathloop titolo con personaggi e didascalie

16 settembre 2021

Deathloop è il nuovo "must-play" di Arkane Studios

Deathloop è il videogioco che per primo si trova in quella strana posizione tra Microsoft e PlayStation dove uno possiede tutti i diritti, l'altro lo pubblica con una clamorosa esclusività per console, ed entrambi lo gonfiano di complimenti per l'ottimo risultato e accoglienza. A beneficiarne in ogni caso è sicuramente Arkane che mette a segno un nuovo successo con questo titolo particolare, originale e innovativo. 

Politica a parte, cosa riesce a fare Deathloop, dove si posiziona esattamente tra gli shooter in prima persona che sembrano ormai tutti la copia rubata di quello prima, e quante possibilità ci sono che possa essere un nuovo punto di riferimento? Cerchiamo di scoprirlo assieme in questa recensione, perchè Deatloop è un gioco non tanto difficile da comprendere - con nostra piacevole sorpresa - ma sicuramente un po' complicato da spiegare.

DEATHLOOP cinematic cartolina Blackreef

Tutto ha inizio sulle rive dell'isola di Blackreef dove nei panni di un certo Colt il giocatore si risveglia nella totale confusione. Che qualcosa non quadra lo capiamo subito, e anche Colt stesso. Il gioco ci fa capire da subito che personaggio di spessore e carisma sia il protagonista, dotato di uno spiccato senso dell'umorismo che ci strappa facilmente un sorriso in ogni occasione. Mentre lui brancola nella più totale confusione, il gioco ci accompagna alla scoperta di ogni singola meccanica e componente della particolare struttura di gioco. Questo si avvale infatti di veloci spiegazioni, veri e propri tutorial su schermo che si plasmano con la narrazione stessa, e che levano subito quella sensazione di dispersione in cui è normale imbattersi quando si scopre un gioco così nuovo - per la prima volta dopo anni i tutorial sono tornati ad essere finalmente necessari. Diversa sensazione di scoperta - decisamente più familiare - è stata quella del gameplay che, nella sua parte basilare tra movimento e corpo a corpo, si ispira profondamente e senza vergogna alle precedenti opere dello sviluppatore Dishonored e Prey.

Ma cos'è Deathloop?
DEATHLOOP dispositivo loop cinematic

Beh, dal titolo si può facilmente intuire a cosa andiamo incontro, ma la missione di Colt è ben più di un semplice morire e ricominciare. L'obiettivo principale è interrompere il loop che ci attanaglia sull'isola, e per farlo compiremo un viaggio in una storia avvincente che non mancherà di farvi sorprendere con qualche twist narrativo qua e là. Il loop fa leva sulla rigiocabilità (bene o male) dello stesso contenuto che ci viene presentato nelle prime due giornante virtuali, ma si tratta di una rigiocabilità elaborata in modo differente: ed è proprio in questo termine che si riesce a racchiudere la vera essenza della produzione, che ricicla le stesse meccaniche di gioco in cui lo studio è ormai maestro, ma le mescola a un level design che solo all'apparenza pare sconnesso.

Per farla semplice, ogni volta che moriremo o termineremo la giornata senza perdere la vita, tutto si resetta fino alla mattina stessa. Solo poche cose non cambiano: la memoria di Colt e di alcuni altri personaggi che conservano il ricordo dei loop precedenti oltre  alcuni pezzi di equipaggiamento che potremo permetterci di infondere o "assicurare". Ricordare le nostre vite passate è essenziale allo scopo di sciogliere la trama, dato che Colt sfrutterà ciò che ha imparato nel loop precedente per adattarsi al prossimo giro, per essere più efficiente, più efficace, e costruire un percorso differente per tessere la ragnatela perfetta ed incastrare ogni singolo obiettivo al posto giusto. In realtà il sistema di reset della giornata non risulta per nulla complesso o eccessivamente elaborato, e ci è stato dato tutto il tempo necessario per capire come muoverci e comportarci fino a prendere il completo controllo delle nostre azioni e di quelle degli altri.

Ma quindi ogni volta che si muore o si ricomincia il loop devo ricominciare tutto da zero anche io, armi comprese? Come anticipato poco fa, il gioco si avvale di un particolare sistema di assicurazione che orbita attorno alla raccolta e spesa di punti per "memorizzare" alcuni pezzi per il giorno seguente. Di sicuro non è un roguelike, ma più un roguelite; inftti rigiocabilità del contenuto non viene mai esasperata e non risulta mai eccessivamente punitiva: non è attraverso la morte del giocatore che miglioriamo, ma attraverso i successi del giorno prima. Ovviamente non tutto ci verrà servito su un piatto d'argento, dato che dovremo raccogliere (quasi farmare) una valuta da spendere per conservare oggetti e poteri per il prossimo giro. Questa, ci insegnerà il gioco, la raccoglieremo attraverso l'assorbimento di alcuni elementi sparsi sull'isola o lasciati atterra dai bersagli. Ovviamente più è raro ciò che vogliamo conservare, più valuta sarà necessario spendere.

DEATHLOOP Colt loadout

Il gioco, oltre ad una buona quantità di bocche da fuoco e un machete imprescindibile dal nostro arsenale, ci mette a disposizione delle piastrine. Queste ci forniranno di perk, migliramenti specifici da alloggiare in appositi slot del personaggio, di armi e abilità per ottenere prestazioni migliori. Queste vanno dal doppio salto, hackeraggio più veloce o che copre maggiori distanze, boost al danno o alla vita, piuttosto che migliore stabilità nella mira, potenza di fuoco e così via. I poteri sono nel pieno stile Arkane, molti simili a quelle abilità già viste e giocate in Dishonored, e devono essere guadagnati ad ogni loop, salvo previa assicurazione, o potenziati eliminando gli stessi bersagli che ci hanno permesso di ottenere quello specifico potere.

Di mattino, a mezzogiorno, di pomeriggio o di sera?

Altro dettaglio che ha reso la struttura di gioco una continua e piacevole scoperta, è come Arkane ha elaborato il mondo di gioco, dividendolo in zone esplorabili in quattro diversi orari, ciascuno dei quali cambierà aspetto e accessibilità di ogni regione dell'isola. Questo significa che in base all'orario della nostra visita in una determinata zona incontreremo bersagli differenti, opportunità altrimenti precluse, quest secondarie attive e altre variabili che rendono quella zona unica per ciascuna fascia oraria. Per passare da un orario all'altro della giornata basterà chiudere quella sezione dirigendosi verso un uscita, oppure aspettando l'orario che preferiamo direttamente dal menù pre-partita. Attenti a valutare bene come trascorrere il tempo però, dato che a mezzanotte l'orologio torna indietro e cancellerà ciò che è stato.

DEATHLOOP Julianna loadout La struttura delle sezioni giornaliere è determinante anche per la gestione del multigiocatore. Si tratta di un'esperienza completamente separata per chi interpreta Julianna, che troverà l'apposita opzione direttamente nel menù principale. Questa infatti potrà invadere la partita di un giocatore in qualsiasi momento, incarnando la caccia all'uomo che Julianna ha promesso a Colt nelle prime battute della narrazione. Chi vestirà i panni di Colt, in questi casi, avrà l'unica garanzia di non essere tampinato da un altro giocatore nei momenti più delicati dell'avventura. Perché dovremmo rompere le scatole agli altri giocatori? Principalmente per due motivi: in primis saremo spinti a farlo a causa di un sistema di ricompense che ci darà accesso ad una progressione separata per cosmetiche e armi; in secondo luogo perché è maledettamente divertente. Julianna gode di una modalità completamente sua che non sente il bisogno di raccontare una storia dato che la componente narrativa è più che sufficientemente elaborata in quella principale. Se volete però prendervela con calma ed evitare che la vostra run perfetta venga interrotta, è comunque possibile disabilitare le invasioni direttamente dal menù della campagna.

DEATHLOOP menu modalità di gioco
Insomma loop si o loop no?

Questo titolo mi ha lasciato molto, e me ne sto accorgendo anche ora, mentre scrivo questa recensione: dalle battute di Colt e all'interpretazione del doppiatore, alle situazioni bizzarre, al piano per interrompere il loop o all'approccio che ho scelto nell'ultima giornata. Il gioco si è poi rivelato di ottimo impatto dal punto di vista grafico su entrambe le piattaforme (PC e PS5), anche se la versione console sembra essere stata quella tenuta maggiormente in considerazione per l'esperienza finale. Mi riferisco ovviamente alle interfacce utente che sono palesemente disegnate su misura per pad, che hanno reso la navigazione mouse e tastiera su vari menù scomoda e macchinosa: là dove con il mouse sarebbe bastato un click, il gioco ti fa passare da sotto-menù decisamente non necessari, evidentemente studiati per essere intuitivi e comodi pad alla mano. Niente di eccessivamente penalizzante - probabilmente solo lo sfogo di chi queste cose le nota.

La nota stonata di tutta questa produzione resta l'intelligenza artificiale, mai brillante e avvolte troppo superficiale. In alcuni casi (forse più di alcuni) i nemici sono poco più di un branco di manichini che reagiscono in modo per nulla naturale alle azioni del giocatore. Probabilmente questo è stato l'elemento che ha allontanato il titolo dalla definizione "next-gen" che la mancata pubblicazione su PS4 ha portato con se. Nonostante tutto la difficoltà complessiva risulta sufficientemente bilanciata, anche in caso di invasione. Personalmente, poi, avrei gradito qualche bizzarra arma in più dato che Arkane in passato ci ha spesso dato strumenti di morte più divertenti di una sparachiodi.

Per tutto il tempo è stato come videogiocare un film, un'esperienza incredibilmente piacevole ed immersiva. Deathloop lo valutiamo dunque come un gioco eccellente ma migliorabile, che porta senza alcun dubbio una ventata di freschezza in un panorama ormai timido ad esplorare o azzardare, specialmente quando parliamo di tripla A. Mi sento addirittura di dire che Deathloop ha scritto una pagina importante nella storia dei videogiochi, che Arkane potrà continuare a decorare con la stessa creatività che sta portando lo studio a collezionare un successo dopo l'altro.

Tanti compimenti ad Arkane.

Note

Il titolo non è stato fornito da publisher o sviluppatore, ma recensito da una copia su Steam che l'autore ha acquistato autonomamente.

Conclusioni

( Clicca su uno dei voti per leggerne la motivazione )
9.0 Storia/Narrazione
9.0 Gameplay
9.0 Grafica
9.0 Comparto Audio
9.0 Multiplayer

Storia/Narrazione

La storia di Deathloop è ottima, con piacevoli colpi di scena e una curata caratterizzazione del personaggio principale e di tutti gli altri che verranno approfonditi nel corso dei reset. Il mio andare e tornare all'alba su quella spiaggia ha nutrito in me la voglia di voler scoprire ongi volta più tasselli per interrompere il loop e addentrarmi nei segreti celati dalle diverse ambientazioni del gioco. Ho apprezzato soprattutto Colt per il suo spiccato carisma e la sua determinazione - ricominciare la giornata con una sua battuta è sempre un buon modo di ricominciare, ancora una volta, la stessa giornata.

gamepad

Gameplay

Ogni giorno è lo stesso ma ogni giorno è diverso. Questo grazie ad una struttura di gioco che si evolve ad ogni ripetizione e insegna nuove soluzioni ad ogni problema. La ripetizione non diventa pesante, e il concetto stesso di rogue-like viene scansato abilmente dal level design. La mappa pullula di indizi ed informazioni utili che aprono strade diverse per compiere la nostra missione in modo alternativo. Il gameplay è veramente dinamico e tradisce il concetto stesso di ripetizione che implica una rigiocabilità esasperata dei contenuti. La nota stonata sta in un’intelligenza artificiale non sempre brillante, a tratti eccessivamente superficiale sulla quale sembra palese il team abbia voluto far leva per non cadere nella punizione eccessiva.

Grafica

Lo stile grafico sposa perfettamente quello del gioco. Si tratta di una scelta fatta sulla base di quanto ben fatto con i titoli precedenti, ma che si lascia andare a qualche dettaglio in più che decora ulteriormente la piacevolezza di giocare. Sul comparto grafico, effettivamente, c'è poco da dire dato che il gioco fa esattamente quello che ci aspettiamo. Peccato invece per l'ottimizzazione su PS5 e hardware PC meno potenti, dove bisogna sacrificare non poco il dettaglio per poter restare su un framerate degno di next-gen.

Comparto Audio

Per quanto riguarda l'audio non siamo di fronte al capolavoro di quest'anno, questo è sicuro. Questo aspetto è valorizzato da un'ottima interpretazione dei doppaitori, anche quelli italiani, che fanno carattere ai personaggi. I due principali, Colt e Jiulianna, sono carismatici e indimenticabili. Le musiche non hanno molto spazio nella struttura per fari emozionare e forse è proprio per questo che la colonna sonora sembra molto timida, a cui viene data la responsabilità di incalzare nelle sequenze concitate per intensificare i combattimenti. Suoni ambientali e delle bocche di fuoco sono ok.

Multiplayer

Il multiplayer di Deathloop è differente; ispirato da altre produzioni ma comunque non uguale. La modalità con cui un giocatore invade la partita di un'altro è separata dal resto dell'avventura ed è facilmente disattivabile qual'ora non voleste scomode interruzioni durante la partita. Julianna ha una progressione tutta sua e strutturata in modo differente. L'intervento di questa è bilancioato da una non eccessiva invasività. Originale e ben eseguito.

Deathloop potrebbe benissimo essere il blockbuster che non ci aspettavamo, un titolo unico ed inimitabile che, seppur con difetti di sorta, offre al giocatore un'esperienza completa e originale. La dinamicità ed il ragionamento con la quale il giocatore può affrontare e decidere le situazioni è un miscela perfetta che non stanca, e ancora adesso, dopo aver giocato a lungo per portare questa recensione, sembra abbia ancora da offrirmi. La storia è di ottima fattura, per non parlare dell’eccellente caratterizzazione di Colt che da subito si è reso indimenticabile. Ottima la pulizia grafica e buon trade-off tra prestazioni e qualità. Consigliato.

9.0

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