Fin dal primo avvio, passando un primo sguardo all'introduzione, arrivando al menu principale, si ha la sensazione di essere all'inizio di un viaggio solitario in ciò che rimane di un mondo una volta prospero e ormai ombra di se stesso. Artyom, il protagonista, è nato pochi anni prima della guerra nucleare. I racconti dei più grandi, i libri acquistati dagli occasionali visitatori e le poche foto rovinate in suo possesso sono tutto ciò che conosce del mondo a noi, invece, così familiare. Le radiazioni in superficie hanno trasformato il suolo in una landa sterile, avvelenando buona parte delle forme di vita e trasformando le altre in orrori raccapriccianti. La vita nella metro è molto dura: acqua potabile e cibo scarseggiano, la guerra con le fazioni di sopravvissuti più estreme assottiglia la popolazione rimasta, e la presenza di mostri di ogni genere rende il tutto ancora più arduo da sopportare. Questo è il mondo in cui Artyom è cresciuto: un mondo ostile, brutale, in cui ogni momento potrebbe essere l'ultimo. Ma le cose stanno per cambiare.
Metro 2033 è un First Person Shooter, e in quanto tale ha il suo, repertorio "unico" di armi. A disposizione del giocatore infatti non ci sono soltanto famosi ritrovati della scienza bellica, come il Kalashnikov, ma spesso propone delle armi da fuoco improvvisate, assemblate con ciò che è stato possibile recuperare. Da una modesta Bastarda (una letale mitragliatrice incline al surriscaldamento) a un fucile a pompa con caricatore a tamburo, l'armamentario a disposizione di Artyom, non lascia a desiderare, specie se unito alle diverse modifiche apportabili. Ognuna delle armi infatti può essere migliorata, in uno dei banchi di lavoro, sotto diversi aspetti: mirino, caricatore, canna, impugnatura, e così via. Trasformare un revolver in una precisa arma adatta alle lunghe distanze? Nessun problema, a patto di avere abbastanza proiettili di grado militare, usati durante la Terza Guerra Mondiale e impossibili da riprodurre. Questi infatti sono adoperabili anche come vere e proprie munizioni per i fucili d'assalto e questa particolare forma di valuta è ottenibile esplorando le varie zone di gioco, premiando i giocatori più curiosi e audaci. Per chi di voi apprezza gli scontri a fuoco senza disdegnare talvolta un approccio furtivo o addirittura pacifista, buone notizie: ogni area di gioco con nemici umani è completabile senza doversi sporcare le mani. Nascondendosi alla vista e cogliendo di sorpresa le pattuglie, è possibile eseguire un knock out non letale (oltre al più diretto uso del coltello), oppure aprirsi la strada con armi silenziate/pneumatiche.
Viaggiare nei molteplici tunnel della Metro di Mosca è sicuramente un'esperienza emozionante, ma non si tratta dell'unico luogo visitabile. Durante il suo viaggio infatti, Artyom sarà costretto a recarsi in superficie più di una volta, e lasciatevelo dire: rimpiangerete i bui tunnel che vi siete lasciati alle spalle. La grande capitale è colma di zone aperte, dispersive e palesemente ostili, con branchi interi di bestie mutanti che corrono lungo le strade dissestate e orrori alati che pattugliano i cieli un tempo limpidi. Niente di tutto ciò rappresenta una sfida paragonabile a quello che in realtà sarà il vostro più grande nemico: la velenosa aria irrespirabile. Accumulabili entro un certo limite, più preziosi delle regolari munizioni e di quelle militari, e solo occasionalmente disponibili presso i venditori delle “città” sotterranee, i ricambi per i filtri d'aria della vostra maschera sono l'oggetto più ambito da recuperare, dentro e fuori della metro.
Dal punto di vista tecnico, Metro 2033 non delude, specie nella sua versione Redux. Durante le 15 ore di gioco impiegate, non abbiamo riscontrato crash o cali di frame degni di nota: ad oggi, anche i più modesti PC sono in grado di farlo girare a 60 fps con settaggi massimi, questo è certo, ma la stabilità è un'altra faccenda. L'audio ambientale risulta più che adatto ad ogni situazione, mentre i dialoghi, buoni di per sé, mal si sposano con animazioni labiali approssimative. L'intelligenza artificiale dei nemici non è primitiva ma nemmeno sorprende: soddisfacente negli scontri a fuoco, ma legnosa durante quelli furtivi, portando spesso a scene fuori contesto.
Disponibile su PC, Xbox 360, PS4 e Nintendo Switch, Metro 2033 Redux è certamente uno di quei titoli che ogni amante di FPS e/o di Survival-Horror dovrebbe giocare.
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