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Shadow Warrior 3 fendente katana artwork

Shadow Warrior 3: Definitive Edition - La Recensione

Shadow Warrior 3: Definitive Edition - La Recensione

23 febbraio 2023

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Dopo un secondo capitolo che aveva fatto passi da gigante rispetto all'originale - datato DOOM-like che non è riuscito a guadagnarsi la popolarità della sua musa - Flying Wild Hog ridimensiona le ambizioni e la voglia di perseguire audacia e originalità per confezionare un'avventura che più lineare di così non si poteva. Con Shadow Warrior 2 il team sembrava aver trovato un originale modo per differenziare la sua opera dagli altri titoli dello stesso genere, attraverso un sistema di generazione procedurale delle mappe di gioco che, sebbene da rifinire e migliorare sotto diversi punti di vista, rappresentava una peculiarità che attribuiva carattere alla produzione. Il cambio di rotta in questa nuova iterazione delle avventure di Lo Wang si percepisce appieno, snellito anche di altre features che hanno alleggerito di parecchio l'esperienza di gioco.

Con l'appoggio di Devlover Digital, a cui piace mettere la firma su progetti interessanti e spesso fuori dal comune, Shadow Warrior 3 esce nel marzo del 2022, accolto tiepidamente da pubblico e critica poiché affetto da limiti tecnici e imperfezioni varie che compromettevano il godimento del prodotto. Dopo quasi un anno il team rimette assieme i pezzi, e ripubblica il gioco nella Definitive Edition che lava via con successo tutti i peccati dell'edizione originale. Questa è la recensione di chi ha giocato solo la versione più recente.

"La storia non è avvincente, ne scritta bene o valorizzata rappresentata da una regia brillante... ma tanto serve a poco"

Shadow Warrior 3 Lo Wang in mutande Fin dalla sequenza di apertura, si capisce benissimo quali saranno i toni della storia che sta per esserci raccontata. Lo Wang torna ancora una volta come un personaggio sopra le righe, dotato di un umorismo tanto infantile quanto efficace. Nei primi minuti lo troviamo in mutande a sputare un riassunto delle puntate precedenti addosso alla maschera inanimata di Hoji, per poi scagliarci in un breve ma intenso prologo che ci dà una veloce infarinatura del gameplay di base.

La narrazione riprende in continuità con gli eventi del secondo capitolo, conclusosi (ormai non è più un segreto da custodire) con l'evocazione di un drago che sta portando velocemente il mondo verso l'oblio. Lo Wang sarà ovviamente chiamato a rimettere assieme i pezzi e salvare la situazione dall'imminente catastrofe che lui stesso ha contribuito a scatenare, e lo farà al fianco del suo ex-nemico Orochi Zilla. Quanto segue non sarà un capolavoro di scrittura, ne tanto meno una sceneggiatura ricca di colpi di scena e da seguire col fiato sospeso; e ci tengo a sottolineare anche il gatto che il tutto viene raccontato attraverso scelte stilistiche narrative e registiche che fanno storcere il naso. Ma tutto sommato il gioco fa quello che deve fare, buttando nel mezzo un pretesto, ne pessimo ne originale, per scagliarci contro orde di demoni.

"Adrenalina, umorismo e gore:qeusta la triade che olia gli ingranaggi di questa avventura, e la fa girare piacevolmente fino ai titoli di coda"

Il vero punto di forza di Shadow Warrior 3 è senza dubbio il gameplay. Come al solito avremo un arsenale folle e variegato, che però stavolta conta solamente un'arma bianca: l'inseparabile katana. Le bocche da fuoco invece non mancano, e nel corso dell'avventura ne imbracceremo in totale sei. Saremo costretti, specialmente alle difficoltà più alte, a cambiare continuamente l'arma imbracciata a causa di un sistema disegnato per svuotarci continuamente le tasche da proiettili e spingerci a cambiare approccio allo scontro. Accumulando danno e sconfiggendo nemici ottereemo anche la possibilità di eseguire una mossa finale che, contro i nemici più forti, ci garantirà di brandire le loro armi o strappargliele dalle budella (strano ma vero) per utilizzarle per un tempo limitato.

Shadow Warrior 3 artwork action lasergun

Durante gli scontri vi verrà voglia di sfruttare il gameplay nel suo pieno potenziale, miscelando le meccaniche di sparatutto in prima persona e combattimento corpo a corpo con la fluida e frenetica mobilità del protagonista. Dato che il gioco scorre praticamente su binari, e con aree aperte completamente assenti, gli scontri saranno organizzati in veri e proprio encounter in arene ben delimitate. In queste aree troverete tutto il necessario per portare a termine il combattimento, come munizioni, cure e qualche barile esplosivo da usare a vostro vantaggio contro le orde di nemici.

Shadow Warrior 3 Grappling Hook Unica vera novità che arricchisce gli scontri (ma non solo) è il rampino, che permette di spostarsi rapidamente da un lato all'altro dell'arena, oltre che essere in grado di proiettarci verso i nemici più deboli o strattonare verso di noi barili esplosivi e altri oggetti. Al di fuori degli scontri questo è sfruttabile in modo limitato, dato che potrà tornarci utile solamente quando il level design dei corridoi tra una zone di scontro e l'altra ce lo consente.

"Dietro la follia, i colori saturi e gli scenari fuori dal mondo di certo non c'è poesia, ma un po' d'arte si..."

Il gioco presenta anche una grande varietà di nemici, ognuno con i propri attacchi e comportamenti, e il giocatore dovrà essere sempre in movimento e sfruttare l'ambiente dinamico per creare situazioni vantaggiose e tenersi alla larga dai colpi nemici. Al di fuori di questo l'enemy design non è pazzesco, ma in questo titolo funziona particolarmente bene. I nemici hanno tutti una differente caratterizzazione stilistica, che va da simil zombie a pupazzi colorati, da concertine rimbalzanti ad agili spadaccini o colossi obesi con due machinegun al posto delle braccia. Il risultato non è di certo da considerare sbalorditivo, e sotto questo aspetto avremmo gradito una caratterizzazione più profonda dato che questi muovo solo game e braccia, come fantocci da mandare al massacro.

Shadow Warrior 3 artwork grappling hook and enemies

Sul piano estetico il mondo di gioco regala invece soddisfazioni, con skyboxes e panorami suggestivi a far sfondo al massacro, con ambientazioni che riescono a spaziare in modo sufficiente tra setting variegati. Il calpestabile risente però di limiti tecnici probabilmente legati alla scorsa generazione a cui la produzione è fortemente legata. Su PC siamo riusciti a guadagnarci qualcosa grazie alle tecnologie che consentono di valorizzare le atmosfere, e tutto sommato, considerando la dimensione della produzione e il livello medio di budget al quale lo sviluppatore può far fondo, possiamo promuovere con serenità il risultato ottenuto.

Shadow Warrior 3 Definitive Edition
Conclusioni

Shadow Warrior 3 si porta a termine in poche ore e regala un'esperienza lineare e concisa. Il cambio di rotta sulla struttura del gioco e la mancanza del multiplayer cooperativo alleggeriscono la produzione in modo eccessivo, come a firmare un intento di rinuncia nel voler creare un prodotto differente dagli altri per accomodarsi su dettami meno impegnativi. Ciò in cui riesce bene è intrattenere quella frangia di videogiocatori che amano l'azione frenetica in prima persona, deludendo però le aspettative di chi si aspettava un potenziamento del franchise dopo il secondo capitolo che tutto sommato aveva qualcosa in più da dire. Il prodotto finale è piacevole, ma non essenziale o indimenticabile. Da completare e disinstallare dopo appena i titoli di coda.

7.0

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