Sono trascorsi quasi dieci anni da quando lo sviluppo del videogioco ufficiale di Formula 1 è passato in mano al talentuoso team inglese Codemasters che, ormai a cadenza annuale, ci permette di avere un assaggio della vita agonistica di un pilota F1.
È agosto e, mentre il campionato riprende scena in occasione delle prove libere del Gran Premio del Belgio, negli store di tutto il mondo, inizia ad essere finalmente distribuito F1 2018.
Chi sta scrivendo è un appassionato di questo sport che attendeva l’uscita della nuova edizione da mesi, così come tanti altri lì fuori, ansioso di mettere le mani sul videogioco ufficiale di uno sport che, da quest’anno, ha deciso di rinnovare la sua identità. Dall’abbandono del vecchio e amato logo alla venuta del tanto discusso dispositivo di sicurezza “halo”, passando per la revisione del regolamento, il capitolo videoludico annunciava tante interessanti novità che ogni seguace era impaziente di provare.
“Make Headlines” è la parola d’ordine della nuova edizione. Una nuova edizione che, tra novità e conferme, offre una elaborata modalità carriera, alzando così di molto il livello della qualità in un genere che, a dirla tutta, sembrava essersi adagiato più sulla formula “autosalone digitale” che puro ed adrenalinico racing games. Ma andiamo per gradi.
La prima cosa che il gioco ci chiederà di fare sarà quella di personalizzare il nostro pilota. Il sistema di personalizzazione, molto simile a quello visto negli anni passati, è stato integrato solamente con una manciata di nuovi volti tra quelli selezionabili. Sostanzialmente, l’unica autentica novità è la presenza del viso paffutello di Brandon Leigh (tra l’altro, stridendo del tutto con il modello fisico fornitogli), campione in carica della Formula 1 Esports Series: un “Easter Egg” sicuramente apprezzato dalla community degli appassionati.
Come di consueto, si passerà alla personalizzazione del casco, all’inserimento del nome, del cognome e della nazionalità del nostro alterego.
Infine, altra piccola chicca di questa edizione, è la possibilità di scegliere un cognome o un soprannome, da una ricca lista, con il quale il cronista ci appellerà durante le sessioni. Certo, aggiunta interessante, ma non per chi ha un cognome poco comune. I meno fortunati, infatti, dovranno accontentarsi dei pochi e quasi imbarazzanti soprannomi, come “Il Campione” o “Uomo Pioggia”, sempre se non si è dotati di un tale coraggio da voler strappare via l’ormai celeberrimo appellativo “Uomo di Ghiaccio” a Kimi. Confermata la creazione del personaggio, potremo finalmente navigare nel menù e scegliere tra le varie modalità di gioco: dalla carriera alla corsa a tempo, dalla partecipazione ad un singolo gran premio ai campionati vari e, ovviamente, il multiplayer. Selezionando la voce “evento”, invece, ci ritroveremo in una vera e propria situazione di gara, disponibile a tempo limitato, dove prenderemo il controllo di un pilota che dovrà sfidare tempo ed avversari per completare gli obiettivi che gli vengono assegnati.
Avviando la modalità carriera, piatto forte del titolo, avremo la possibilità di farci ingaggiare a piacimento da una delle dieci scuderie ufficiali del campionato. Potremo pertanto scegliere di partire da un team più modesto, firmando, così, con uno più prestigioso solamente quando si sarà raggiunta la reputazione necessaria per le piste di tutto il mondo, oppure, cogliere l’opportunità al volo ed entrare direttamente nella lotta per il campionato sul sedile di una delle vetture più competitive.
Ad accoglierci sarà ancora una volta Emma Jenkins, nostro agente sportivo. È lei che ci presenterà Claire, la giornalista che, d’ora in poi, incontreremo molto spesso e che avrà un ruolo fondamentale in tutto il nostro percorso sportivo.
Superstar o tipo sportivo?
Claire ci sottoporrà spesso a delle mini interviste da pit-lane alle quali dovremo rispondere con una delle quattro alternative a disposizione: ognuna di esse andrà ad influenzare la nostra reputazione con il pubblico, con le scuderie e con ogni reparto di ricerca e sviluppo del team. Questi ultimi rimangono quattro ma con l’aggiunta di una nuova peculiarità da tenere necessariamente in conto: l'umore. Per farla breve, tenere alto l’umore dei nostri motoristi è fondamentale. Al contrario, lasciare che si abbassi troppo, ci porterà solo guai: power unit che potrebbero non reggere o pezzi freschi di fabbrica difettosi. Il nostro percorso, quindi, potrebbe trasformarsi in un vero e proprio inferno, costringendoci al ritiro dalla gara o a pesanti penalizzazioni in griglia nel caso fosse necessaria una sostituzione di troppo.
Insomma, tutto molto bello dato che è più o meno così che funziona nel mondo reale: gli appassionati di F1 sicuramente gradiranno.
Nella schermata dei progressi post sessione, poi, troveremo anche il bilanciamento della personalità, che va da quella più sportiva a quella da Superstar. Essere modesti, ringraziare il team per una vittoria e complimentarsi con la concorrenza farà sì che la stampa ci riconosca come dei veri e propri sportivi. Prendere il merito di ogni buon risultato, puntare il dito contro gli altri e atteggiarci un pò a showman, invece, ci farà progredire verso la personalità Superstar.
Per la gestione della nostra avventura nella Formula Uno siederemo questa volta in un ufficio interno al paddock, insieme ai nostri ingenieri e di fronte al nostro famoso compagno di squadra.
Sullo schermo del nostro personal computer troveremo, in prima pagina, una panoramica generale dell’evento in corso, potendo così scegliere a quale sessione o evento invitational prendere parte e quale saltare. Non solo: ci verranno concessi anche tutti gli aggiornamenti ricevuti dal nostro agente e dal capo ingegnere, puntualmente, alla fine di ogni sessione.
Non saranno queste, però, le uniche informazioni che potremo reperire dalla fidata interfaccia di supporto. Avremo, infatti, facile accesso al riepilogo dell’attuale situazione contrattuale e ad un overview dello stato di avanzamento (Novellino/Veterano, Sportività/Spettacolarità) della nostra reputazione all’interno della scuderia e del valore percepito dal team da tenere sempre più in alto rispetto a quello contrattuale effettivo. Presenti ancora una volta le rivalità tra piloti, con un piccolo arricchimento del sistema: sarà, infatti, possibile scegliere liberamente il pilota con cui gareggiare in popolarità e risultati in pista, oltre alla continua rivalità con il nostro compagno di squadra che contenderà, come noi, la conquista o la conferma del sedile di primo pilota.
Gestiremo, inoltre, i componenti della power unit da sostituire in base all’usura e all’albero “Ricerca e Sviluppo”. Quest’ultimo sarà quindi composto da quattro rami (resistenza, telaio, aerodinamica e motopropulsore) che verranno migliorati gradualmente spendendo punti R.S. guadagnati gareggiando.
Le difficoltà incontrate da un pilota di Formula 1 nell’impostare i programmi di guida attraverso la molteplicità di pulsanti e manopole al volante, nel videogame risulta facilitata da una funzionale interfaccia nell’angolo basso dello schermo. In realtà, quelle che avremo a disposizione nel nostro display multifunzione (DMF) saranno informazioni che ad un pilota professionista farebbe veramente comodo avere durante una gara. Il DMF ci fornirà, infatti, le percentuali di usura in tempo reale della power unit, delle temperature di motore, freni e pneumatici e della loro salute. Potremo intervenire sul bilanciamento della frenata frontale, sul differenziale e cambiare la miscela del carburante, esattamente come potevamo farlo già negli anni precedenti.
Quest’anno, inoltre, è stata inclusa una gestione in prima persona dell’erogazione ERS, per la quale abbiamo impiegato non pochi giri per prenderne dimestichezza a causa della maggiore attenzione e preparazione strategica richieste. Occorrerà ricaricare la riserva della batteria diminuendo o annullando completamente l’erogazione di energia, per poi trarne vantaggio nei momenti in cui necessitiamo di maggior potenza, vuoi per un sorpasso, vuoi per allungare sui nostri inseguitori.
Anche questa volta è possibile mantenere un contatto con il nostro muretto. Possiamo chiedere informazioni su tempi, distanze, meteo, piloti e, inoltre, possiamo scegliere quale mescola di gomme preparare per un eventuale sosta ai box tramite una lista di comandi che, nel caso in cui la selezione delle voci risultasse poco comoda durante una serie di curve o di momenti che richiedono maggiore attenzione sulla strada, sarà di facile accesso attraverso comandi vocali (basterà infatti premere un apposito tasto che attiverà la comunicazione via microfono).
Immancabile la funzione replay istantaneo, o più comunemente “rewind”, che riavvolgerà gli eventi precedentemente accaduti in gara, come nel caso di incidenti o di piccole sbavature alla guida, per darci una seconda possibilità.
Dunque, piloti più sbadati, non temete di azzardare una staccata o un sorpasso su traiettoria sporca poiché sarà possibile tornare indietro nel tempo e ripetere l’azione eliminando tutte le vostre incertezze
Multiplayer imperfetto, ma divertente
Quest’anno le novità importanti riguardano anche il comparto multiplayer, arricchito di funzionalità utili e garanti di un’esperienza giocatore più gradevole rispetto agli anni passati. Abbiamo, infatti, la possibilità di individuare quei fastidiosissimi “dirty-drivers” che, in un modo o nell’altro, riuscivano a farci desistere dal partecipare alla sessione successiva.
Accanto al personale livello di esperienza, dunque, saranno ben visibili rango del pilota, che rappresenta la nostra abilità al volante, e un “indicatore di guida sicura”, che ci marchierà con un bollino ben visibile quotando la nostra correttezza in pista. Misure che Codemasters ha adottato dopo i numerosi feedback negativi dati al sistema matchmaking pubblico del capitolo precedente, quando non era inusuale incontrare furbetti che tagliavano la strada e andavano a schiantarsi contro il primo malcapitato che incrociavano. Non abbiamo idea di quanto la situazione continuerà ad essere così rosea ma è doveroso dire che, nelle nostre numerose ore di gioco nella modalità pubblica, è stato raro assistere ad un atteggiamento scorretto o, peggio ancora, esserne vittima.
Oltre alle partite pubbliche, da quest’anno indicate come “classificate”, è possibile creare delle lobby personalizzate, nelle quali potremo aumentare la nostra esperienza come pilota senza intaccare la qualità della licenza “guida pulita” o il nostro rango.
Ritorna, inoltre, la modalità Campionato Online che ci permetterà di dar vita ad un intero campionato Formula Uno personalizzato in base alle esigenze del proprio gruppo di amici, con impostazioni dedicate ed il classico sistema di assegnazione punti della federazione.