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18 novembre 2018

Battlefield V: il capolavoro di DICE

Metabolizzata l’uscita di Battlefield 1, in molti ci saremmo aspettati che Dice tornasse sui propri passi e ci proponesse, ancora una volta, ambientazioni moderne. Si vociferava potesse trattarsi di un terzo capitolo dello spin-off di Battlefield “Bad company”, invece all’annuncio di Battlefield V, Dice ha spiazzato tutti, presentando un capitolo dedicato alla seconda guerra mondiale. Con l’uscita di Battlefield V, si completa il panorama dei titoli che riguardano gli fps di guerra di quest’anno. È il degno successore del precedente titolo, Battlefield 1. Entrambi hanno posto l’attenzione sulle due guerre mondiali (facendolo in maniera egregia tra l’altro), cercando di ottenere ancora di più da questo capitolo, migliorando l’esperienza di gioco, attraverso elementi finora inediti alla saga. Se la campagna in single player resta sostanzialmente strutturata come quella del precedente titolo con le “War stories”, il comparto multiplayer introduce quelle novità necessarie a svecchiare le meccaniche di gioco, quali la personalizzazione dei soldati e delle armi e la possibilità di scegliere il sesso del personaggio nel multigiocatore.
Battlefield V introduzione

Purtroppo, però, al day one il titolo non risulta completo di tutte le modalità di gioco e dei contenuti promessi da Dice. Pecca che, tuttavia, può essere giustificata dalla cura complessiva per un gioco davvero incredibile. Manca la Battle Royale (in arrivo a marzo) denominata Firestorm Royale, attualmente fulcro dell’attenzione del mercato, che potrebbe non solo spingere le vendite del titolo, ma anche creare interesse e curiosità in chi, amante di questa modalità, non ha mai avuto modo di avvicinarsi a un Battlefield. Per chi come noi, invece, appassionati di questo titolo, la Battle Royale sarà un qualcosa in più che andrà ad arricchire un panorama di varianti di modalità di gioco già sufficientemente completo. Ci aspettiamo molto da questa aggiunta data la lunga attesa che ancora ci separa dal poterla assaporare. Ora però entriamo nel vivo dei contenuti di Battlefield V con la nostra recensione.

Un Battlefield quasi perfetto

L’introduzione al gioco resta essenzialmente della stessa tipologia del precedente. Di fatti, è un tutorial accompagnato da delle mini-storie di guerra che ci mostrano il potenziale che andremo a sfruttare durante le nostre ore di gioco. Sin dall’introduzione, capiamo che, rispetto a Battlefield 1, sarà necessario giocare con un animo molto più cinico. I ragazzi di Dice, in questa introduzione, ci portano a vivere scontri variegati, facendoci utilizzare non solo la fanteria, ma anche mezzi, sia di terra che di aria. Vengono mostrate anche diverse tipologie di mappa che mettono in evidenza la potenza del motore grafico, un Frostbite che anche stavolta mostra i muscoli e sbalordisce. La caratterizzazione dei vari elementi che danno vita al mondo di Battlefield (fumi, esplosioni, fuoco, texture del terreno) è stata realizzate in maniera stupefacente. Non avevo mai visto niente del genere finora. Unica nota, alcuni cutscene subiscono dei cali di frame, rendendo l’immagine un poco scattosa (ma ciò potrebbe essere causato da una non perfetta compatibilità con il formato 21/9 del monitor usato nella prova).
Battlefield V introduzione 2

Terminata l’introduzione si arriva al menù di gioco, che resta uguale a quello visto nella beta del titolo. Qui troviamo le prime sorprese (in negativo purtroppo). Di fatti, mancano ancora alcuni elementi che saranno introdotti solo in seguito: la possibilità di addestrarsi nell’area allenamento verrà resa disponibile a partire dal 4 dicembre e i “Venti di guerra”, la modalità cooperativa, verrà abilitata soltanto dal 6 dello stesso mese. Certo, il tempo da attendere è relativamente breve ma, sinceramente, mi aspettavo di trovarli già dal day one.

La parte che riguarda la campagna in singolo giocatore è caratterizzata da storie di guerra strutturate singolarmente, proprio come in Battlefield 1. Ad oggi sono giocabili tre storie su quattro, quest’ultima disponibile dal 4 dicembre. “Sotto nessuna bandiera”, “Nordlys” e “Tirailleur” sono i nomi delle tre campagne: la prima ambientata in Nord Africa nel 1942, la seconda in Norvegia nel 1943 e la terza in Provenza nel 1944. “L’ultimo tiger” è la quarta storia.
Da far venire la pelle d’oca le colonne sonore, egregiamente realizzate ancora una volta da Patrick Andrén e Johan Söderqvist.

Storie di guerra davvero coinvolgenti

Deludente la durata della campagna single player (tre ore o poco più) che, a parer mio, non incentiva ad acquistare il gioco a prezzo pieno. Sia chiaro, la sua qualità è ottima, a tratti davvero spettacolare e con una forte carica emotiva ma, ripeto, la sua durata è davvero esigua, ampliata da un quarto episodio in arrivo. Ovviamente, però, chi acquista titoli di questo tipo sa bene che la campagna ormai funge da ornamento ad un multiplayer meglio rifinito. Nella prima storia, ho visto una campagna single partire un po' in sordina, forse solo una mia impressione, andando avanti però il coinvolgimento sale esponenzialmente.

  • Battlefield V storia di guerra

Londra, Inghilterra. Primavera del ’42. Mentre le forze britanniche fuggono dalle spiagge insanguinate di Dunkirk, Churchill reinventa il ruolo di soldato. Ha inizio la prima storia: “Sotto nessuna bandiera”. Il primo ministro integra dal ’42 una nuova unità militare disposta a tutto, composta non dal classico soldato addestrato, ma da piantagrane, tagliagole ed avventurieri. Viene, quindi, raccontata la storia di Billy Bridger, condannato per tentata rapina a mano armata, incendio doloso, aggressione e uso criminale di esplosivi. Viene reclutato nell’unità proprio per la sua impulsività e spietatezza.

  • Battlefield V Nordlys

Rjukan, Norvegia. Primavera del ’43. La Germania schiera 400.000 uomini per mettere in sicurezza il fronte settentrionale e assoggettare la popolazione norvegese. Nessuno sfugge al dramma dell’occupazione. In questa storia di guerra, chiamata “Nordlys”, viene descritta una delle tante azioni eroiche non raccontate nei libri di storia. Solveig, una ragazza norvegese, cerca di salvare la madre catturata dai tedeschi per aver tentato di sabotare i loro giacimenti di “acqua pesante”. Un’avventura tra le fredde terre della Norvegia per tentare di salvare la vita della madre e quella di milioni di persone.

  • Battlefield V Storia di guerra 3

Provenza, Francia. Autunno del ’44. Infuria la battaglia per la riconquista dell’Europa. Dopo il successo dell’operazione Overlord sulle spiagge della Normandia, l’operazione Dragoon apre un nuovo fronte lungo le coste meridionali francesi. Più di 500.000 soldati alleati, provenienti da tutto il mondo, avanzano in un Paese occupato da quasi un decennio. In questo capitolo viene raccontata la guerra dei tirailleur (che dà anche nome al capitolo) in territorio francese. Una storia di amicizia e unione in un Paese fino a poco prima mai visitato.

Come già detto, la quarta storia, “L’ultimo tiger” verrà resa disponibile a partire dal 4 dicembre.

Migliorie che portano il multiplayer ad essere veramente spettacolare!

Ovviamente, per questi titoli, il comparto multiplayer è quello che mantiene in vita il gioco. Un multiplayer, quello di Dice, curato nei minimi dettagli. Molte novità sono state introdotte e, devo dire, che sono state anche gradite. Ora è possibile personalizzare qualsiasi cosa, compreso il sesso del soldato. La scelta è tra più di quindici soldati e, per ogni categoria (medico, supporto, assalto e scout), è possibile selezionare una specializzazione che porta dei vantaggi in combattimento.

Relativamente alle mimetiche, queste si possono personalizzare nel loro pattern e nella loro tipologia.
Battlefield V personalizzazione soldato

Anche l’elmetto e le armi hanno le proprie personalizzazioni. Armi che ora è possibile verniciare in ogni singolo componente. Introdotte anche le specializzazioni, le quali sbloccano i miglioramenti dell’arma man mano che, con la stessa, si sale di livello.

Tutte le modifiche ad armi e mimetiche si ottengono attraverso l’acquisto in valuta di gioco o attraverso il raggiungimento di alcuni obiettivi. Sono presenti sette fucili per cecchino e medico, otto invece quelli per assalto e supporto.
Battlefield V personalizzazione arma

Le pistole disponibili sono sette e varie anche le tipologie dei coltelli; entrambi identici per tutte le classi. Le granate sono diverse in base alla classe di soldato. Gli sblocchi delle armi, così come dei gadget, avvengono accumulando esperienza sul campo con la categoria di soldato a cui appartiene quel determinato fucile. Quindi, non si spende più valuta di gioco come in Battlefield 1, ma valuta dedicata alle personalizzazioni. Personalizzazioni che al day one sono assenti per i veicoli e che arriveranno successivamente.

Le modalità di gioco sono le classiche del titolo: “Conquista”, “Deathmatch a team” e “Dominio”. Nella prima sono presenti anche i mezzi di terra e di aria. “Dominio”, invece, è una sorta di conquista in piccolo. Non sono presenti velivoli e le bandiere più vicine tra loro permettono di ottenere non solo più punteggio, ma favoriscono anche gli scontri a fuoco fra le fazioni. L’obiettivo è lo stesso della modalità “Conquista” tranne che per i ticket disponibili per il team, che scendono più velocemente a seconda del controllo detenuto dagli avversari sulle bandiere. Il “Deathmatch” a squadre è il classico: vince la squadra che raggiunge per prima un certo numero di uccisioni. Ovviamente non ci sono mezzi, ma solo fanteria.

Novità invece sono state introdotte nella modalità “Operazioni su vasta scala”, suddivise ora in giornate di guerra, con una voce narrante che racconta, prima dell’inizio del gioco, l’avvenimento storico che stiamo per affrontare. Varie saranno anche le modalità di gioco che affronteremo durante le giornate.
Battlefield V gameplay

Assente la modalità “Corsa” che lascia il posto a “Sfondamento”, dove bisogna controllare dei punti sulla mappa. Gli attaccanti devono controllare tutti gli obiettivi contemporaneamente per avanzare di settore, ai difensori, invece, spetta il compito di guardare loro le spalle, cercando di portare a zero il numero dei loro ticket dei rinforzi.    

La modalità “Prima linea” unisce le meccaniche di “Conquista”, “Corsa” e della modalità “Annientamento” di Battlefield 4. Entrambe le squadre lottano per il controllo di una bandiera alla volta, sbloccando la successiva per far avanzare il fronte verso la base nemica. La conquista dell'ultima bandiera apre la base dei nemici, i cui obiettivi strategici diventano vulnerabili al piazzamento di esplosivi. Quest'ultima è una novità aggiunta da Battlefield V alla modalità “Prima linea”.

Le mappe di gioco affrontabili in multiplayer sono al day one ben otto: Narvik (già vista nella beta in modalità conquista), Devastazione, Acciaio fuso, Rotterdam (anch’essa vista nella beta), Fjell 652, Hamada, Arras e Aerodromo.

Arras è situata nelle campagne francesi, in una distesa di fiori gialli; gruppi di case e una chiesa danno vita ad una mappa con aree aperte e urbane ideali per tutte le classi.
Battlefield V immagine Arras

Rotterdam, situata in Olanda, è una mappa urbana che si estende tra un fiume e una ferrovia. Molti sono gli edifici esplorabili ed usabili come appostamento.

Narvik, città portuale Norvegese, si sviluppa tra aree urbane e una ferrovia danneggiata. Fa da cornice all’insieme un ambiente innevato.

Aerodromo si sviluppa in un’area desertica dove sono posizionati hangar dismessi e piccole zone urbane. Mappa che si presta maggiormente a scontri ravvicinati negli hangar ma anche a lunga distanza, vista la sua ambientazione desertica.

Acciaio fuso, ambientata in una zona paludosa. Si presta a tutte le classi di soldato; variabile a seconda del tipo di approccio che si vuole avere. Inoltre, è davvero ben realizzata nei dettagli delle texture.

Devastazione, ambientata in Olanda, in una città completamente distrutta. Ne viene fuori una mappa davvero spettacolare, adatta a scontri ravvicinati di fanteria, dove la caoticità fa da padrone.
Battlefield V devastazione

Hamada, si sviluppa in una zona desertica dell’Africa del nord. Essendo essenzialmente aperta, è favorevole ai cecchini e agli spostamenti con mezzi.  

Fjell 652, è ambientata in Norvegia in un paesaggio innevato. I punti principali che la caratterizzano sono raggiungibili attraverso delle stradine strette dove si generano scontri a fuoco davvero avvincenti. Il meteo dinamico, con la bufera di neve, la rende davvero sublime. E’ una mappa che in modalità “Conquista” risulta prettamente predisposta alla fanteria. 

Parlando del gameplay del titolo, esso rimane essenzialmente uguale ai capitoli precedenti. Difficilmente si riesce a stravolgere oppure a rivoluzionare un gameplay di questo tipo.      Ciò che salta maggiormente all’attenzione, fin dai primi game, è che questo Battlefield privilegia molto di più il gioco di squadra (fra le varie cose è permesso a tutte le classi di rianimare i propri compagni). Ora è possibile trovare le munizioni disposte lungo la mappa, ad esempio nelle zone delle bandiere nella modalità “Conquista”. È stata introdotta, inoltre, la possibilità di costruire barriere per impedire il passaggio ai soldati. La distruttibilità delle strutture in mezzo alla mappa rimane sempre lodevole. La vista delle foglie che volano dagli alberi mette davvero in evidenza lo splendido lavoro fatto da DICE, la  cura che ha impiegato per realizzare ogni dettaglio: insomma davvero un lavoro magistrale. L’audio è come sempre un caposaldo del titolo. Con la modalità audio “registri storici”, ad esempio, viene enfatizzato ogni singolo rumore. Davvero un ottimo lavoro. Una mia impressione è che le mappe siano state studiate in modo da poter adattare ogni classe di soldato, potendo così sfruttarli al meglio in ogni situazione di gioco. Molti non hanno apprezzato l’ambientazione della seconda guerra mondiale, preferendogli un qualcosa di più attuale, ma fossi in voi io una possibilità a questa meraviglia la darei…  

Conclusioni

( Clicca su uno dei voti per leggerne la motivazione )
10 Grafica
9.0 Gameplay
8.0 Storia/Narrazione
9.5 Comparto Audio
9.0 Multiplayer

Grafica

Lo sintetizzo in una sola parola: incredibile. La cura dei dettagli che DICE ha fatto con questo titolo è davvero notevole. I cambiamenti climatici, le luci, le esplosioni, il fumo sono tutti stati migliorati grazie ad un motore grafico, il Frostbite, davvero in gran forma. I ragazzi di Dice hanno ripulito quindi un elemento non inedito e lo hanno perfezionato di molto. Migliorate ulteriormente anche le texture del terreno e dell’erba. Le foglie che svolazzano con il vento: una chicca che non mi aspettavo. Un lavoro sul comparto grafico davvero notevole. Purtroppo non abbiamo avuto modo di testare il ray tracing.

gamepad

Gameplay

Un gameplay sicuramente non rivoluzionato, ma impossibile aspettarsi una cosa del genere. Vengono introdotte novità interessanti come la scelta del sesso del soldato, anche se, a dirla tutta, a molti ha fatto storcere il naso la possibilità di impersonare una donna sul campo di battaglia. Introdotta anche la personalizzazione del nostro alter ego nella scelta della mimetica, nel pattern, e nel pattern delle armi. Per queste ultime sono state aggiunte anche delle specializzazioni che vanno a migliorare le performance. La possibilità di poter costruire barriere di protezione concede l’opportunità di barricarsi con i propri compagni in piccole aree per difendere le posizioni: di sicuro una buona trovata.

Storia/Narrazione

Sinceramente non mi aspettavo niente di più e niente di meno. E’ un titolo che si basa essenzialmente sulla componente multiplayer, quindi la storia in single player, per quanto sia curata, resta comunque di livello inferiore. È stato dedicato molto tempo a questo comparto, e si vede. Le storie sono coinvolgenti e ben raccontate. Unica nota, avrei aggiunto qualche storia in più. Molti, infatti, considerano questo elemento fondamentale anche per dei titoli del genere e, quindi, è lecito aspettarsi di più. Certo, non una campagna in stile Bad company 2, a mio avviso la più bella della saga, ma quantomeno qualcosa che potesse intrattenerci per un numero maggiore di ore. Magistrale la scelta degli accompagnamenti musicali in questa campagna, lasciatevi coinvolgere e la pelle d’oca è assicurata.

Comparto Audio

Comparto audio come sempre meraviglioso in Battlefield. L’impostazione dell’audio su “registri bellici” eleva qualitativamente questo comparto e il coinvolgimento in battaglia. Purtroppo non sono in grado di dire se i suoni delle armi siano stati riprodotti fedelmente, ma mi fido di Dice. Le colonne sonore che accompagnano la campagna sono state composte magistralmente da Johan Söderqvist. Il coinvolgimento emotivo che queste provocano permette di vivere la nostra avventura in maniera completa.

Multiplayer

Una conferma. Multiplayer ben realizzato con aggiunte gradite che smuovono un pò lo stallo di Battlefield 1. Introdotta la scelta del soldato, delle mimetiche e dei pattern per armi e mimetiche, oltre alla personalizzazione dell’elmetto. Sono presenti le medesime modalità di gioco dei precedenti capitoli, “Conquista”, “Dominio” e “Deathmatch”, con l’eccezione di “Corsa”, che è stata rimossa e “Sfondamento”, modalità aggiunta. “Operazioni su larga scala” resta la più bella tra le novità, con l’introduzione dei giorni di guerra in attesa di marzo e della Battle Royale. Siamo davvero curiosi di vedere cosa ha in serbo per noi Dice.

Battlefield 5 sarà sicuramente ricordato come uno dei migliori della saga di Dice. Non solo per le innovazioni introdotte nel titolo, ma anche per la minuziosità di dettagli che la casa svedese è riuscita ad ottenere con il Frostbite. L’impatto visivo è incredibile, con dettagli davvero ben realizzati; un esempio su tutti le foglie che volano con il vento o il meteo dinamico che cambia radicalmente gli scenari di gioco. Anche il comparto audio è maledettamente ben fatto, con delle vere e proprie chicche. Le colonne sonore composte da Johan Soderqvist (già compositore per Battlefield 1) rendono il tutto ancora più coinvolgente, soprattutto nelle storie di guerra. Il gameplay resta sostanzialmente uguale al precedente titolo, se non per le personalizzazioni di armi e soldato e la rianimazione concessa a tutte le classi soldato, limitata però ai propri compagni di squadra. In battaglia è stata introdotta anche la possibilità di costruire delle fortificazioni per evitare l’accesso ai soldati avversari, creando cosí punti di riparo sicuri. Nel complesso, quindi, questo Battlefield si pone al vertice come comparto video e audio, si conferma nel gameplay e speriamo faccia bene con l'attesissima Firestorm Royale. Insomma un titolo che rappresenta sicuramente un must-play per tutti gli amanti della saga e degli fps in generale. La qualità c’è e si vede.

9.1

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