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Halo: dal peggiore al migliore secondo Metacritic

24 agosto 2021

Ormai a ridosso del lancio di Halo Infinite, ci siamo ritrovati a ripercorrere tutta la storia del franchise, e abbiamo dunque pensato di consultare il metascore di ogni capitolo dell'iconica serie - tenendo in considerazione solo i capitoli fps - per stilare una classifica generale di gradimento, tra critica e pubblico: così, per divertimento. Prima d'incominciare, però, buttiamo giù un po' di regole del gioco. La seguente classifica non rispecchia assolutamente il nostro giudizio e, come lo siamo noi, vogliamo che sia chiaro anche a voi che il metascore è puramente indicativo e che in molti casi non rispecchia la qualità effettiva di un prodotto.

Prima di cominciare vi ricordiamo che abbiamo anche una Top 10 dei momenti Leggendari in Halo a cui potreste dare u'occhiata.

#7 Halo 3: ODST - Potevamo aspettarcelo

In questo caso mi verrebbe da dar ragione tranquillamente al metascore. Halo 3: ODST è uno spin-off coraggioso, che ha preso una formula amata e collaudata e l'ha riplasmata con alcune meccaniche di gioco completamente stonate rispetto agli altri capitoli della serie. La campagna non è niente male, e presenta alcuni dei personaggi che ritroviamo in giochi e lore dell'universo Halo. Il ritmo di gioco è decisamente meno incalzante rispetto a quando ci caliamo nell'armatura di uno Spartan, ma nonostante tutto non c'è da restarne delusi. Halo ODST non ha neanche una modalità multigiocatore tutta sua, ma ha invece rafforzato quella di Halo 3, dato che, su un DVD a parte, ci permetteva di installare la stessa modalità multigiocatore presente nella precedente pubblicazione. Con un punteggio della critica che arriva a 83 e un user score a 76, Halo 3: ODST è stato promosso da tutti, ma come il più debole tra i tanti.

#6 Halo 5: Guardians - Bello, ma troppa lore!

Halo 5: Guardians è un gran bel gioco - su questo ci si può mettere la mano sul fuoco. Il problema che si sono posti in molti è che forse non è un gran bell'Halo. La legge non scritta di Halo è che "se non sei uno spin-off mi devi far giocare con Master Chief". Facile. Invece i ragazzi della 343 hanno deciso di prendersi un gran bel rischio. La campagna di gioco è fatta bene, e se non fosse stato per il poco spazio dato al grande, unico e solo protagonista, forse il titolo avrebbe ricevuto meno critiche. A far da complice allo scarso apprezzamento per la storia raccontata in questo capitolo, poi, c'è il fatto che è stata buttata dentro un sacco di roba a cui i videogiocatori non erano abituati: l'universo di Halo ormai è diventato immenso e conta decine di entrate tra documenti di lore, giochi, libri, fumetti e a breve anche serie TV, e in Halo 5 ci siamo ritrovati cose che solo chi è stato abbastanza al passo con i racconti e gli aggiornamenti aveva un quadro completo del tutto.

Ciò che è stato un completo disastro - vi sfido a dissentire - è la campagna di marketing che, prima del lancio, ha preannunciato degli eventi della storia che non sono mai successi. Vi ricordate tutta quella roba della preda e del cacciatore? Di Chief che dava la caccia a Locke e viceversa (con tanto di scena in cui Locke aveva la meglio sullo Spartan 117, OMFG!)? Una roba assurda, esasperata al massimo e che ritroviamo appena accennata nel racconto del gioco. Parlando di difetti, poi, non si può non nominare l'Intelligenza Artificiale non particolarmente intelligente (per quanto riguarda i compagni di squadra almeno).

Sul multiplayer, invece, c'è poco da dire. Le innovazioni e le novità sono state tante, tanto da far preoccupare quelli che "eh, ma era meglio se lo facevano come prima". Personalmente ho gradito quasi tutto del multiplayer, terreno fertile per una community salubre per giocatori che possono trovare quello che cercano, sia casual che competitive. Il metascore forse meritava di salire un pizzichino più in alto, mentre l'user score è chiaramente stato compromesso da un review bombing dei tempi d'oro.

#5 Halo 4 - Bungie, dove sei?

Dopo l'addio di Bungie e l'arrivo di 343 Industries, tutti temevano che la nuova casa di Halo potesse combinare un disastro. Quello che abbiamo ottenuto è un Halo diverso, sicuramente evoluto, ma che in qualche modo ci ha fatto rimpiangere quelli vecchi. La 343i è stata sicuramente all'altezza della situazione, anche se la nuova linea narrativa non ha raggiunto, qualitativamente parlando, l'eccellente livello del suo predecessore. In Halo 4 sono stati introdotti nuovi nemici, nuove componenti del gameplay e nuove dinamiche di gioco. La cosa più amara di Halo 4 che mi viene in mente adesso è la bossfight finale: molto boss ma poco fight. Il multiplayer prova timidamente a trovare un'identità tutta sua, e preferisce "ispirarsi" ai capitoli precedenti. Scelta quasi obbligata se pensiamo al fatto che un nuovo sviluppatore prende in mano qualcosa di così prezioso ai giocatori. Il punteggio Metacritic è di 87 (ci sta, dai), l'user score risente di alcune recensioni amareggiate per il cambio di rotta e di sviluppatore, oltre poi ai soliti troll che fanno media - leggere per credere.

#4 Halo: Reach - Indimenticabile

Da questo punto in poi, vi avverto, la top sembra voler andare al contrario. Halo: Reach è di fatto uno dei più belli tra gli Halo - anche se è uno spin-off, anche se Master Chief non viene mai inquadrato o nominato apertamente. Si tratta del racconto cronologicamente al primo posto tra tutti i videogiochi della serie raccontati in soggettiva, e questa volta siamo nei panni di uno Spartan diverso dal 117. Come nuovo membro del team Noble saremo chiamati ad affrontare la minaccia Covenant sul pianeta Reach e tutto ha un po' il sapore di "come tutto ebbe inizio". La formula del successo di Halo: Reach è sicuramente un comparto narrativo con i fiocchi, unito ad un gameplay che prendeva quanto di buono fatto con Halo 3 per plasmare qualcosa di ancora più vicino alla perfezione (almeno per quanto riguarda quei tempi). In Halo: Reach c'è dunque tutto: tutto quello che un fan della serie ha amato fino a quel punto e tutto quello che un neofita poteva desiderare per entrare nel vasto universo degli Halo. Metascore a 91 e user score a 84. Personalmente qualcosina di più se lo meritava pure, ma su Metacritic fa media un po' tutto.

#3 Halo 3 - Solo medaglia di bronzo?

Se è stato strano non vedere Halo: Reach al primo posto, sicuramente lo sarà ancora di più non vederci Halo 3. Questo capitolo rappresenta la quinta essenza dello sparatutto narrativo (e non solo). I tempi sono cambiati, certo, e oggi abbiamo produzioni più piccole che sono riuscite a superare qualitativamente quello che ad oggi è Halo 3, ma resta il fatto che questo gioco è forse stato quello che ha rappresentato il balzo in avanti più significativo della storia del genere. Halo 3 lo amano tutti, dai. Metascore a 94 e user a 81 - ma che pe davero?. Meta, deludi ancora.

#2 Halo 2 - Dove è sbocciato l'amore

Halo 2 è il frutto di qualcuno alla Microsoft che ha detto "Oh cavolo, sta roba piace parecchio. Facciamolo diventare qualcosa di enorme!". Prima di questo capitolo Halo era il brillante progetto di una Bungie ancora alle prime armi e alle prese con un successo spropositato. Halo 2 è stato il primo della saga ad introdurre una narrazione cinematografica e ad ampliare l'universo di gioco. Per la prima volta è stata introdotta una seconda prospettiva degli avvenimenti, e le razze aliene vengono approfondite in un modo certosino dagli autori. A guadagnarne è stato anche il comparto multigiocatore dove sono state introdotte più modalità, mappe più grandi e infinite possibilità di gioco. Se Halo è diventato quello che oggi conosciamo è, parere strettamente personale, grazie ad Halo 2. Metascore a 95 e user score a 87 per un secondo posto in questa classifica che tutto e niente vuol significare.

#1 Halo: Combat Eevolved - La genesi di Halo e Bungie

Si, lo so: Bungie non nasce con Halo. Ma avete mai sentito parlare dello studio americano se non per Halo o Destiny? Halo: CE è entrato nelle case di milioni di persone grazie al lancio della primissima console da videogioco domestico di Microsoft, XBOX. Grazie proprio a questo gioco si può parlare di un'entrata in campo a gamba tesa in un mercato praticamente ormai privo di concorrenza. Con il primo Halo ha anche avuto inizio una nuova era per gli sparatutto narrativi e le strutture di gioco basate su ambientazioni ampie e un elevato numero di nemici. Graficamente si presentava ottimo, e l'intelligenza artificiale era sicuramente la più strabiliante del settore. Con questo Halo ha anche avuto inizio una nuova epoca dello sparatutto multigiocatore online, che non ha ancora smesso di evolversi. La storia, l'ambientazione, le possibilità di intrattenimento offerte lo hanno portato a conquistare questo primo posto nella classifica con un metascore di 97 e un user score di 87. Certo, probabilmente neanche esisteva Metacritic all'epoca, e sicuramente la critica videoludica non aveva di certo così tanti esponenti a far media. Ma, anche solo per l'eredità che questo videogioco ha lasciato, mi sento di convalidare, almeno per quanto riguarda quest'articolo, la prima posizione a Halo Combat Evolved. 

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