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11 settembre 2020

Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo Remake ha un brutto aspetto


Piccola premessa: se poteste dare un'occhiata alla mia libreria giochi, vi rendereste conto che probabilmente sono l’ultima persona al mondo che giudica un gioco dall’aspetto e dallo stile grafico. Ma quando si tratta del ritorno di una saga leggendaria alla quale milioni di giocatori sono affezionati, quando si parla di un Remake e, soprattutto, quando dietro non c’è un produttore senza le adeguate risorse, è ovvio che ci si aspetti che il ritorno sia in pompa magna.


Ma questo, purtroppo, non sembra essere il caso di Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo. Nel corso degli ultimi anni abbiamo visto decine e decine di Remake e Remastered di titoli che hanno fatto la storia, e che sono stati riproposti al pubblico moderno perché in grado di offrire ancora oggi un’esperienza che vale la pena giocare. Primo fra tutti c’è Resident Evil 2 Remake, a mani basse il più riuscito tra tutti quanti, che ha offerto la classica esperienza svecchiando completamente le meccaniche e il gameplay - il tutto confezionato con un comparto visivo da paura. Per lo stesso motivo l’anno prossimo ci verrà riproposto Demon's Souls su PS5 e sicuramente ne arriveranno molti altri con la nuova generazione.

 


Oggi siamo in un epoca di transizione, dove tutte le informazioni del mondo videoludico sono rivolte al progresso e all’avanzamento tecnologico tanto atteso con le nuove console in arrivo a fine anno. Giustamente il popolo di videogiocatori si chiede da cosa derivi questo progresso e quanto grande sarà l’impatto sulle nuove produzioni. Inutile dire che per molti è proprio l’aspetto del videogioco ad essere indice di progresso. Nulla di più sbagliato, ovviamente, ma non si può neanche dire che l’occhio non debba avere la sua parte.

 

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Il Remake di Prince of Persia: Le sabbie del Tempo va in completa controtendenza, specialmente in un periodo come questo. Sia perché graficamente sembra fare un grande passo indietro, sia perché non è previsto per la nuova generazione di console. L’unica altra volta che Ubisoft ha fatto una mossa simile è stato con l’arrivo di PS4 e Xbox One quando, in concomitanza con l’uscita di Assassin’s Creed Unity per i nuovi hardware, la old gen poteva “consolarsi” con Assassin’s Creed Rogue. Questa volta il caso è completamente diverso a meno che nei prossimi mesi non venga annunciato un Prince of Persia per la next gen -  cosa che al momento ci sembra alquanto improbabile.


Ma, tenendo conto che la grafica non è tutto, e anzi per molti giochi è l’ultima cosa da considerare, quanto vi ispira realmente il Remake di Prince of Persia? Da quanto poco mostrato nel video (che tra l’altro è di una alpha build), il gioco non sembra neanche troppo svecchiato nelle animazioni e movenze varie. L’impressione che ci ha dato, in tutta onestà, è quella del risultato di una Remastered piuttosto che di una profonda restaurazione del gioco, che la nomenclatura “Remake” lascia evincere. 

 


Là fuori ci sono milioni di giocatori che non aspettavano altro che mettere le mani su un nuovo Prince of Persia, su un’esperienza inedita, confidenti del fatto che Ubisoft avrebbe puntato alto sul ritorno del principe sulle scene. Da fan e appassionato, non so quanto possa ritenermi soddisfatto da questo annuncio. Più che altro mi sento un po’ rincuorato dal fatto che Ubisoft, in qualche modo, abbia ripreso in mano il progetto Prince of Persia, ora che la punta di diamante “Assassin’s Creed” sembra aver preso una strada completamente differente dal concept che rimpiazzò, all’epoca,  le avventure dell’eroe persiano.