E3 2023 Cancellato copertina articolo

6 aprile 2023

L'E3 2023 è stato ufficialmente cancellato: ecco il perchè e cos'è successo

L'Electronic Entertainment Expo, evento annuale di spicco dell'industria dei videogiochi per decenni, sta affrontando una dura realtà: il mondo è cambiato e non riuscire a stare al passo con i cambiamenti significa scomparire. L'ESA, l'ente organizzatore dell'evento, ha dovuto cancellare l'edizione di quest'anno a causa della crescente perdita di interesse da parte delle aziende, ma questa è solo la punta dell'iceberg.

L'E3 avrebbe dovuto avere luogo dal 13 al 16 giugno a Los Angeles, edizione questa che avrebbe segnato il ritorno dell'appuntamento in presenza dopo la pandemia. L'ultima edizione svolta dal vivo risale ormai al 2019. Nel box qui sotto ripercorriamo quali sono state le fasi che hanno portato l'ESA alla cancellazione di questa edizione, e alla consapevolezza che l'E3 non è e non può essere più quello che era una volta.

     2019 - Il primo colpo è arrivato l'estate prima della pandemia da Sony che, dopo l'annuncio dell'ESA di apportare al suo evento alcuni cambiamenti sostanziali, pubblicizzandolo come un evento che si sarebbe identificato come un "festival dei fan, dei media e degli influencer", decise di saltare l'E3 per quell'anno. La casa di Tokyo aveva probabilmente preso questa decisione anche in relazione al fatto che PlayStation stava iniziando a rimodulare la comunicazione con il proprio pubblico, allontanandosi di fatto dalle fiere con presentazioni sfarzose che ci hanno regalato alcuni dei reveal più memorabili di sempre (pensate a The Last of Us Parte 2, Spider-Man PS4 o alla world premiere di God of War) per approcciarsi alla filosofia nintendiana del Direct. Non che senza Sony l'E3 non avrebbe avuto senso di esistere, ma perdere un partner del calibro di PlayStation per un evento del genere ha inevitabilmente fatto scattare un campanello d'allarme. L'E3 2019 si rivelò comunque un'ottima manifestazione, ma quello che stava per accadere al mondo stava andando ben oltre il dilemma della presenza di Sony nella seguente edizione.  

      2020 - Il colpo più duro lo ha di certo assestato la pandemia che ha costretto l'ESA a cancellare per la prima volta l'E3. Nel 2020 organizzare un evento in presenza era diventato impossibile a causa delle restrizioni e delle continue ricadute di contagi, e nonostante la cancellazione della fiera si iniziò a vociferare di un evento digitale che avrebbe offerto la stessa copertura mediatica, per quanto possibile, di una tradizionale edizione. Questo poi non ebbe luogo, e le compagnie si dovettero arrangiare con delle conferenze separate, tenute però nello stesso periodo del mancato evento. L'ESA, tuttavia, è colpevole per non essere stata in grado di cogliere l'opportunità di evolversi e soddisfare i bisogni delle aziende e del pubblico attraverso una soluzione differente, dando quasi più l'impressione di non vedere l'ora di tornare alla normalità piuttosto che cercare di adattarsi alle nuove esigenze. E da questa incapacità è iniziata la caduta libera. Joeff Keighley, già organizzatore dei The Games Award nonché collaboratore dell'ESA fino alla rottura nel 2019, ha pensato bene di colmare l'enorme vuoto lasciata dall'E3 nella calda Los Angeles con la Summer Game Fest, riuscendo a mettere insieme alcuni annunci di media rilevanza e riuscendo ad attirare sufficiente attenzione per rinnovarsi in edizioni successive di maggior portata. Il Summer Game Fest è inevitabilmente diventato il nuovo centro di interesse per produttori, stampa e consumatori nel 2021 strappando il trono all'E3.

      2021 - L'anno seguente l'ESA ha avuto il tempo di organizzare un evento completamente digitale che si è tenuto tra il 12 e il 15 giugno, accaparrandosi la partnership di diverse compagnie come Nintendo, Microsoft, Capcom, Ubisoft, Take-Two Interactive, Square Enix, Konami, e altre ancora. Ma senza la fiera fisica è stato quasi impossibile riconoscere l'effettivo coinvolgimento dell'ESA nell'organizzazione, dato che queste compagnie hanno fatto esattamente quello che avrebbero potuto fare in qualsiasi momento dell'anno, in digitale via streaming o con evento pre-registrato. Dall'altra parte invece la Summer Game Fest è riuscita a mettere in scena un vero e proprio spettacolo, accaparrandosi tutto l'interesse del pubblico grazie ad un assortimento di annunci di rilevanza. Di fatto l'E3 2021 si è tenuto, ma "è stato come se non ci fosse stato".

     
2022 - L'anno seguente l'ESA aveva già anticipato che non ci sarebbe stato un evento dal vivo durante l'estate mesi prima della cancellazione effettiva della fiera, quando la speranza per un evento solo digitale era ancora viva. La comunicazione dell'ente organizzatore arriva nel marzo dello stesso anno, dichiarando l'effettiva cancellazione dell'E2 2022 mentre "tutte le energie e le risorse sarebbero state spese per un E3 fisica e digitale rivitalizzata l'estate successiva". Nel 2023, non ci sarà alcun E3.

I colossi dell'industria hanno iniziato a cambiare il modo di comunicare e di essere presenti ai grandi appuntamenti ormai da qualche tempo, tendendo a slegarsi formalmente da qualsiasi manifestazione, seppur scegliendo di esibire i propri prodotti secondo un calendario che racchiude in una settimana circa tutti i grandi eventi legati all'industria. Il successo della Summer Game Fest è stato dettato dalla capacità dell'organizzatore di incastrarsi bene con questi appuntamenti, facendo quello che avrebbe dovuto fare l'E3 al tempo.

PlayStation, Xbox, Nintendo e altri giganti del videogioco stanno già pianificando i propri showcase - non più conferenze, ma showcase - dimostrando che è stato ormai raggiunto il punto in cui era l'ESA ad aver bisogno di loro, e non il contrario. Anche i produttori e i publisher di medie e piccole dimensioni hanno trovato una soluzione più vantaggiosa con il Summer Game Fest, che utilizza un formato ibrido capace di attirare l'attenzione come le grandi aziende, e nel modo che funziona nel 2023. Le aziende possono optare per partecipare allo showcase principale dell'8 giugno, oppure portare una demo alla fiera che si terrà fisicamente a Los Angeles in quei giorni.

Il comunicato stampa diffuso dall'ESA cita: "Questa è stata una decisione difficile a causa di tutti gli sforzi che noi e i nostri partner abbiamo fatto per realizzare questo evento, ma abbiamo dovuto fare ciò che è giusto per l'industria e ciò che è giusto per l'E3. Apprezziamo e capiamo che le aziende interessate non avrebbero demo giocabili pronte e che le sfide relative alle risorse hanno reso la presenza all'E3 di quest'estate un ostacolo che non potevano superare. Per coloro che si sono impegnati per l'E3 2023, siamo spiacenti di non poter mettere in scena la vetrina che meritate e che vi aspettate degli eventi di ReedPop."

In altre parole, così come avrebbe comunicato l'ente ai suoi membri, "l'evento non ha ottenuto l'interesse necessario". Pertanto ora siamo sicuri di poter affermare che si è chiuso un grande capitolo della storia dei videogiochi, e che quella dell'E3 è una formula che non ha più futuro, almeno così come abbiamo imparato a conoscerlo in questi decenni. L'ESA ha tantissmo lavoro avanti nei prossimi mesi, e dovrà faticare per cercare di scavalcare il Summer Game Fest, che alla situazione attuale dei fatti sembra avere tutte le carte in regola per diventare il nuovo centro gravitazionale per eventi e annunci dell'estate dei videogiochi.