GaaS cosa sono

31 maggio 2022

Cosa sono i GaaS nei videogiochi? Game-as-a-Service

Si tratta dell'acronimo inglese che sta per "Game as a Service", ovvero gioco come servizio, che denomina una produzione che ha lo scopo di somministrare i contenuti in modo graduale, supportando il titolo in questione nel lungo periodo e garantendo aggiornamenti sostanziali. I più "maturi" tra noi hanno una concezione di videogioco ormai differente da quella dei più giovani, forse abituati al consumo di videogiochi belli che pronti con rara (o spesso nulla) necessità di ricevere aggiornamenti o miglioramenti di sorta. La moderna industria dei videogiochi invece è orientata verso questo nuovo modello di prodotto che è in grado di monetizzare maggiormente sui contenuti.

Alcuni celebri esempi di GaaS possono essere Destiny 2, Fortnite, PUBG, Rainbow Six: Siege, Apex Legends, Call of Duty: Warzone, Marvel's Avengers, League of Legends e tanti, tanti altri. Questi titoli hanno tutti in comune una base solida, spesso definita come gioco piattaforma o più comunemente gioco base, sulla quale sviluppare contenuti aggiuntivi quali espansioni, eventi o aggiornamenti di sorta. L'idea del gioco come servizio non è poi così recente come molti credono. Questo modello è nato con l'arrivo degli MMO (Massive Multiplayer Online-games), uno tra tanti World of Warcraft, che hanno aperto l'industria a una mentalità del supporto a lungo termine oggi comunemente etichettata con l'acronimo GaaS.

L'orientamento della distribuzione è fortemente indirizzato verso questa formula o sue derivate, in grado di alimentare efficacemente entrate economiche costanti e di sostentare servizi in abbonamento quali Game Pass, EA Play o Ubisoft+. Recentemente anche Sony PlayStation si sta avvicinando a queste nuove politiche di distribuzione che ormai, inutile negarlo, rappresentano il futuro dell'intrattenimento videoludico. In particolare PlayStation, storicamente avversa ai GaaS e conservatrice del gioco da consumare alla vecchia maniera, ha recentemente aumentato a dismisura investimenti economici nella produzione di giochi "live service", facendosi forte anche dell'acquisizione di Bungie (Halo, Destiny), specialisti del settore.

efootball_roadmap

Il GaaS è il male in terra per i videogiochi? No. Purtroppo esistono diversi episodi di giochi che hanno fallito l'approccio al live service e che hanno fatto storcere il naso a milioni di giocatori. Fortunatamente esistono altri esempi viventi e fiorenti che sottolineano quale sia il potenziale di questo modello. Tra i progetti falliti possiamo nominare sicuramente Anthem di BioWare e EA, mentre tra i successi potremmo perderci in lunghe liste tra nomi e generi comunemente apprezzati. Basti pensare a League of Legends, Minecraft, Destiny 2, GTA Online o Rainbow Six: Siege per cogliere il potenziale dei GaaS che di certo non limita l'ambizione o la buon cura di un progetto.