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Creatore di God of War dice "Phil Spancer fa schifo" dopo il rinvio di Starfield

16 maggio 2022

David Jaffe, noto creatore della serie originale di God Of War, è intervenuto duramente per commentare il recente rinvio di Starfield e Redfall. Il bersaglio delle sue dure critiche è Phil Spencer, capo della divisione gaming di Microsoft al quale viene riconosciuto il merito di aver risollevato le sorti di Xbox dopo il disastroso lancio di Xbox One.

Il commento va ben oltre il decoro professionale al quale lo stesso Jaffe non si è mai avvicinato più di tanto, paragonando Spencer, ormai noto personaggio carismatico e dalla spiccata personalità positiva e pro attiva verso una industriy sana e unita, al David Jaffe giovane e inesperto che aveva l'arroganza di credersi capace di produrre un videogioco.

Fai schifo Phil Spencer. Sei come me quando avevo 28 anni. Sapevo di poter realizzare dei progetti, sapevo di avere delle idee valide, ma il mio cervello era direttamente collegato allo spirito del tempo. Ci ho messo sette, otto, nove mesi per rendermi conto che non potevo produrre un gioco, per non parlare di un gioco che stavo anche dirigendo... mi ha permesso di capire che ci sono cose in cui siamo bravi, anche molto bravi, e cose in cui non lo siamo.

[...]

Vai a farti un po' di terapia, Phil Spencer. Non sei bravo a interpretare questa parte. Semplicemente non lo sei e non devi essere quel tipo di persona... non è un caso.
David Jaffe

In un secondo momento, sommerso da altrettante - se non peggiori - dure critiche da parte del pubblico, il buon Jaffe ha pensato bene di aggiustare il tiro, ribadendo gli stessi concetti espressi ma con meno amarezza. Jaffe si appella infatti a "non licenziate Phil Spencer",  come se avesse voce in capitolo, perché in fin dei conti "Phil Spencer è un visionario" facendo riferimento a quanto fatto con Xbox Game Pass. Ma sottolinea poi che secondo lui Spencer sia inadatto alla gestione degli studi first party e che semplicemente, in quel ruolo, non può farcela.

Il messaggio di Jaffe vuole andare a muovere critiche lecite, trovando anche consenso in una parte, se pur minoritaria, del pubblico. Ma quello che ha garantito a Jaffe questa giornata di notorietà è l'atteggiamento poco professionale e l'infelice scelta di parole. Mentre oggi è particolarmente difficile comunicare con il pubblico, arrivando spesso a minacce di morte o molestie gli sviluppatori via canali social, questo modo di fare non aiuta di certo a indirizzare i dibattiti verso forme più rispettose e sane. 

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