“ E’ autunno. Il pacifico silenzio di un mattino nelle campagne inglesi si infrange nel frastuono di un V8 che si accende, nel brecciolino che si alza e nello sfregare degli pneumatici sull’asfalto tiepido. Le foglie continuano a dondolarsi a mezz'aria fino a toccare terra, e si rialzano ancora allo sfrecciare della McLaren Senna. Una Ferrari ed una Aston Martin ci passano accanto proseguendo veloci lungo la strada. Qualcosa di grande sta per cominciare e nell’aria si respira l’attesa dell’evento che ne decreterà finalmente l’inizio. Affondiamo il piede sul pedale ed incominciamo la nostra rincorsa su una strada che si riempie sempre di più, pullulante di mezzi di ogni tipo e dimensione. Superiamo una Centenario e sfioriamo un fuoristrada che si immette in derapata sulla nostra traiettoria, tutti volti nella stessa direzione. Le foglie scompaiono e lasciano il passo ad un tappeto bianco che ricopre l’intero paesaggio. Gli alberi sono completamente spogli, i laghi completamente ghiacciati e dei colori dell’autunno non vi è più traccia. Il terreno è insidioso e a fatica riusciamo a tenere le ruote incollate all’asfalto. Cumuli di neve esplodono all’impatto con i fuoristrada mentre in lontananza compaiono le colorate luci e gli schermi che indicano la nostra meta. Tra salti e sbandate arriviamo al traguardo. Neanche il tempo di fermare l’auto che ci ritroviamo al volante di un’altra. Ora, però, dal cielo non fiocca più la neve e il manto bianco non ricopre più il panorama che ci circonda. L’umida e colorata primavera scozzese ci sporca i parafanghi mentre gareggiano quattro moto da cross al nostro fianco, con l’unico obiettivo di arrivare prima di noi. Qualsiasi cosa troviamo lungo la strada diviene spunto per acrobazie mozzafiato: traiettorie che si intrecciano di continuo senza mai collidere, nè a terra nè in volo; sbandate tra un albero e l’altro; backflip saltando da un trampolino e atterraggi straordinari. Tutto all'insegna della spettacolarità. Che siano stati flashback o anticipazioni di quello che verrà, siamo ora pronti a dare il via alla quarta edizione dell’Horizon Festival e, come noi, tutta la Gran Bretagna si è mossa per dar vita ad un evento senza precedenti. L’asfalto dunque si asciuga, il cielo si illumina, i paesaggi diventano più vivi e le strade affollate. Sui tettucci delle nostre auto si specchiano per un istante le pattuglie acrobatiche aeree, trascinando nel cielo i colori della Union Jack. La musica alla radio incalza, lo speaker invita chiunque sia su strada a dirigersi verso il luogo dove tutto avrà inizio. Si respira un’atmosfera di gioia, di un’imminente festa. Una di quelle indimenticabili. E’ l’estate di Horizon che ha inizio. ”
Benvenuti al più grande festival nella storia dei videogiochi!
Come lo è stato per ogni edizione, l’introduzione al gioco lascia addosso meraviglia e stupore. Ti immerge a trecentosessanta gradi in un mondo dove l’attesa del festival di Horizon si fa sentire, in grado di trasportare il giocatore oltre lo schermo e di fargli assaggiare il brivido della velocità. Forza Horizon 4 mette subito in chiaro che ha tutta l’intenzione di essere più coinvolgente che mai, dimostrando che sarà capace di intrattenere il videogiocatore in qualunque modo voglia, che sia sull’ asfalto, sullo sterrato o sul fango, fino allo zigzagare velocissimamente nei boschi tra alberi e terreni sconnessi.
Playground Games merita tutta l’attenzione di un mercato che difficilmente ormai si accontenta di vedere, ancora e ancora, le stesse cose e, nonostante sia specializzato nei racing games, dimostra di avere la capacità di innovarsi e di creare esperienze inedite. Personalmente, ho amato il terzo capitolo della serie che mi ha tenuto incollato al pad a divorare ogni contenuto avesse da offrire e, quando è stato annunciato questo nuovo capitolo, mi sono chiesto se la casa inglese fosse riuscita a costruire qualcosa di meglio. Se lo ha fatto o meno lo scopriamo insieme con la nostra recensione.
Nel centro delle campagne inglesi Keira, del quale abbiamo avuto il controllo durante l’introduzione, ferma la sua auto, la magnifica McLaren Senna, e si presenta a noi come il “boss” di questa edizione. Capiamo da subito, quindi, che non saremo noi a gestire tutti gli eventi del festival come in Australia ma, semplicemente, ne prenderemo parte da concorrenti. Quale sarà il nostro volto lo decideremo subito dopo aver conosciuto Keira, scegliendo uno tra i non molti e poco convincenti offerti, con la possibilità, almeno, di poter cambiare aspetto in corsa in qualsiasi momento durante tutto il playthrough.
Anche quest’anno sarà possibile scegliere un appellativo con il quale gli interlocutori si rivolgeranno a noi, una lunga lista che sicuramente soddisferà la gran parte di voi. Rebecca, punto di riferimento per gli eventi su circuito, ci farà scegliere una tra le tre auto disponibili per cominciare la nostra avventura, facendoci personalizzare la nostra targa e lanciandoci in gara senza troppi fronzoli. Da questo momento in poi ha inizio la prima fase del gioco, un lungo e piacevole benvenuto che ci introdurrà a tutte le meccaniche, alla ricca ed enorme mappa di gioco e a tutte le persone che ci accompagneranno durante il nostro soggiorno in UK targato Forza Horizon. Le cose da fare sono veramente tante e di tutti i tipi, quindi, è ora di rimboccarsi le maniche e inserire la prima marcia.
Che la festa abbia inizio!
Ancora più del festival australiano, Forza Horizon 4 ci terrà impegnati in numerose attività, introducendo novità e riprendendo ciò che di ottimo avevano fatto i suoi predecessori. Un titolo automobilistico che va dal classico al moderno aggiungendo un ambizioso sistema multigiocatore shared world e dando ancora più vita al mondo che ci circonda. Ciò che non può mancare in un racing game del genere sono tutte quelle attività che lo rendono tale: gare su asfalto, su sterrato, cross country e sfide di accelerazione. Immancabile anche la presenza degli speciali eventi Horizon che ci faranno gareggiare contro enormi mezzi poco convenzionali da vedere in un videogioco di corse, come giganteschi hovercraft e caccia stealth dell'aeronautica militare britannica. Questi eventi sono a dir poco spettacolari, fruibili però solo dopo aver raggiunto un certo grado di influenza, il quale assume un ruolo di rilevante importanza ancor più della classica “esperienza giocatore”, che sarà alla base del sistema di progressione nel festival. Sarà questa che permetterà all’utente, una volta raggiunto un determinato livello di notorietà, di accedere a nuove competizioni ed eventi. Ulteriore funzione dell’incremento di fama è il passaggio da una stagione all’altra, ma questo accadrà solo nella prima fase di gioco, dopodichè le stagioni si alterneranno con cadenza settimanale. Ogni stagione garantisce degli eventi a tempo limitato, giornalieri e settimanali, proponendo eventi tematici in continua rotazione.
L’inizio del nostro viaggio, dunque, fungerà da introduzione, la quale però non limiterà il giocatore come può farlo un tutorial. Anzi, garantirà una graduale immersione nel mondo di gioco e in tutte le opportunità che questo offre, garantendo un costante feeling, una sensazione di scoperta continua, mettendo sul tavolo sempre nuove cose da fare. Ce lo dimostra, ad esempio, un regista di film d’azione che ci permetterà di girare le sue spettacolari scene, come stuntman, a bordo di dieci bolidi per dieci adrenaliniche riprese. Ce lo dimostra Joel che ci venderà un negozio per il noleggio di supercar invitandoci a pilotarne dieci tra le migliori per decretare quale sia “ la più veloce al mondo”. Oppure Robert che ci farà driftare e consumare treni e treni di pneumatici o la giovane streamer, @LaRacer, che organizzerà dei tributi ai classici dei videogiochi automobilistici facendoci salire a bordo di auto iconiche e sfrecciare lungo le strade, rievocando mostri sacri come Crazy Taxi, Sega Rally, o, il mio preferito in assoluto, Project Gotham Racing.
In un gioco di questo calibro, inoltre, non può mancare la strizzata d’occhio ai titoli automobilistici classici, come ad esempio Need for Speed, lasciandoci trasportare da un pizzico di illegalità e follia, sfrecciando nel traffico notturno per essere eletto, tra le altre cose, anche il migliore nelle corse clandestine.
Grande novità è la possibilità di acquistare delle abitazioni, nelle quali potremo gestire il nostro inventario, cambiare il nostro avatar o personalizzarlo (scegliendo un nuovo outfit o selezionando quale emotion celebrativa sfoggiare in caso di vittoria), ritoccare le nostre vetture o gestire la nostra partecipazione ad aste.
Riproposte tutte le sfide open world, come la ricerca di gioielli dimenticati, zone panoramiche da scoprire, insegne bonus, segnali di pericolo, zone derapate, di velocità e autovelox. Queste e ancora altre sono le “attrazioni” dell’Horizon Festival.
Il divertimento ed il piacevole passaggio da un evento all’altro sono garantiti da un sistema di guida ben sviluppato, riprodotto con alta fedeltà ai modelli reali, ma con palesi concessioni del motore fisico, così da poter essere garanti di spericolatezze con il puro scopo ludico, altrimenti non fattibili qualora avessero optato per una fisica troppo realistica.
Sul nostro HUD avremo le consuete ed immancabili informazioni, comprensivo anche della mini mappa interattiva grazie ad Anna, nostro insostituibile aiuto alla guida. Sarà proprio lei ad indicarci i percorsi migliori e gli eventi più vicini ed importanti in base alle nostre esigenze.
A proposito della mappa, poi, vediamo confermate tutte le voci che la volevano tanto grande quanto quella australiana, con l’aggiunta, però, della “geniale” variazione delle stagioni che trasformano di fatto il suolo ed influenzano il nostro modo di giocare, costringendoci ad adattare lo stile di guida per far fronte alle difficoltà che la natura ci impone.
Esclusa la fase introduttiva, dove il variare delle stagioni sarà condizionato dal livello di popolarità che raggiungiamo, l’alternarsi dei quattro intervalli avverrà con cadenza settimanalmente, proponendo al giocatore nuove sfide e ricompense.
Come e con chi vuoi
Tutti gli eventi sono dotati, all’avvio, di quattro differenti modalità di gioco: giocatore singolo, modalità cooperativa, rivali o pvp. Selezionando la prima gareggeremo contro le I.A., avendo comunque la possibilità di scegliere la difficoltà degli avversari e la categoria di auto da ammettere all’evento. Scelta che, in caso contrario, si adatterà automaticamente a quella a bordo della quale ci troviamo.
La modalità cooperativa, invece, permetterà di schierare un amico al nostro fianco per affrontare la competizione, mentre PVP troverà avversari online.
Rivali, modalità ripresa dalla serie madre Forza Motorsport, ci farà scendere in pista per un testa a testa con lo scopo di battere il tempo degli altri giocatori su quel determinato tracciato.
Esattamente come accadeva con il terzo capitolo della serie, saremo in grado di scegliere se reinventare completamente l’evento o se attenerci a come lo hanno pensato gli sviluppatori, se cambiare la nostra auto o se modificare quale classe o tipo di autovettura ammettere alla gara.
Forza Horizon 4 è un titolo che costruisce l’esperienza giocatore su solide fondamenta always online.
Come ho anticipato, il titolo supporta una continua condivisione del mondo di gioco, anche durante le fasi “single player”. Qui prendono vita anche il Forzathon, serie di sfide a tempo limitato, e Forzathon Live, eventi riproposti a rotazione in tempo reale ai quali si potrà partecipare solo se i piloti si trovano fisicamente nella data area di gioco. Nessun tempo di caricamento, nessuna disattivazione delle meccaniche single player. Ti rechi al raduno e parti. Da precisare però che queste meccaniche ibride, tra giocatore singolo e multigiocatore, non interferiranno in alcun modo con l’esperienza “single player”. In ogni caso, saremo sì in grado di vedere dove si trovano gli altri giocatori (come se fossero ospiti nella nostra mappa) i quali, però, potranno interagire con noi solo dopo aver ricevuto il nostro consenso e che appariranno, a distanza ravvicinata, come delle ghost car. Nessun fastidioso impatto con altri veicoli in caso di Annoying Players.
Le attività del Forzathon Live sono svariate e consistono nell'accumulare, assieme a tutti gli altri partecipanti, punteggi in tre differenti rounds di segnale di pericolo, di zone di velocità e di derapata ed autovelox, ripetendo più e più volte la propria prestazione e sommando il proprio punteggio a quello di tutta la carovana per raggiungere l'obiettivo prima che il tempo decorra completamente. Queste aggiunte non eclissano però la modalità arena, ben nota ai fan della serie. Basterà recarsi nelle apposite zone e dare il via al matchmaking che preferiamo tra ruba bandiera (a squadre e non), re (a squadre e non), infezione e sopravvivenza.
Nel menù di pausa disponiamo inoltre di un'intera scheda dedicata alla modalità avventura On-line, tanto apprezzata e a pieno promossa dai fans, e da noi in particolar modo. In questa condivideremo al cento per cento la mappa in tempo reale con i tutti i nostri amici o con membri della community, ognuno per la sua strada o tutti assieme per affrontare ogni tipo di evento.
Playground ha inoltre pensato bene di contornare la sua opera di numerose meccaniche accessorie di piacevole utilizzo, tra cui la modalità foto e quella drone. Entrambe ci permetteranno di mettere in campo la nostra creatività, la prima fornendoci una ricca varietà di impostazioni per garantire uno scatto ricercato, la seconda utilizzabile sia per esplorare l’area che ci circonda, sia per soddisfare gli animi più cinematografici, riprendendo spettacolari scene e registrandole con la funzione “salva clip” della nostra console.
Forza Horizon 4 è disponibile per tutti gli hardware da gioco dell’ecosistema Xbox, giocabile quindi anche da PC con completo supporto Play Anywhere. Su quest’ultimo le prestazioni e la resa grafica sono da far strabuzzare gli occhi, potendo godere sia di 4K che di frame rate alto. Il titolo tira fuori il meglio da Xbox One ed Xbox One S, con un tetto massimo di 30fps che non limitano di certo l’esperienza di gioco, mentre la versione ammiraglia godrà delle ormai consuete modalità di riproduzione: quella “performance” che alza il tetto massimo dei frame per secondo a 60, e quella “qualità grafica” che sacrificherà questi ultimi per garantire una resa spettacolare grazie al 4K nativo e Hdr.
La domanda che più ci sorge spontanea è la stessa che ci siamo posti due anni fa: “cosa potranno inventare di più strabiliante per la prossima edizione?”. E’ evidente che il team, ora interno a Microsoft, riesce a stupirci anche quando pensiamo non possa fare di meglio.
