Final Fantasy 16 main character primo piano

8 marzo 2023

Final Fantasy 16: il combattimento non è a turni "per colpa di GTA"

Se un titolo così importante come Final Fantasy sta prendendo le distanze dalla struttura classica dei JRPG significa che il genere sta effettivamente entrando in un periodo di crisi. A riconoscerlo sarebbero gli stessi produttori di videogiochi che, per creare un gioco che soddisfi i requisiti minimi per spopolare nel mercato, devono spesso scendere a compromessi e seguire dei "trend" per far contenti più giocatori possibile. Nel caso specifico di Final Fantasy 16 questo cambio di rotta nella struttura del combattimento sarebbe dovuto a "Gran Theft Auto".

Anche se a primo acchito sembri più una provocazione che una dichiarazione presa da un discorso sensato, le parole del producer del gioco hanno perfettamente senso. Come saprete Final Fantasy 16 sarà un gioco lineare e completamente votato alla filosofia hack-and-slash piuttosto che il classico sistema di combattimento a turni di stampo nipponico o di una soluzione ibrida simile a quella vista in Final Fantasy 7 Remake.

La spiegazione di questa decisione è stata fornita dal Naoki Yoshida, che va' oltre alle ridondanti giustificazioni che ruotano attorno ai tipici luoghi comuni come "i tempi sono cambiati":

[...] hai bisogno che più giocatori possibile giochino al tuo gioco. [...] Mentre molti dei fan di vecchia data sono abituati a ciò che Final Fantasy era in passato, molti giocatori più giovani non hanno mai giocato un gioco della serie prima d'ora. Sono cresciuti con gli sparatutto in prima persona, o con giochi come GTA, dove di base primi un bottone e qualcosa succede immediatamente.

Nel suo discorso Yoshida fa' capire chiaramente che il popolazione di videogiocatori non è abituata e non interessata particolarmente ai videogiochi con meccaniche "lente" come quelle dei JRPG tradizionali, e un titolo importante come Final Fantasy non può essere prodotto per riferirsi solamente a una "nicchia". Questi avrebbero bisogno di una spinta per avvicinarsi al franchise, e il tentativo questa volta passa per una deriva più action.

Questo sentimento che suggerisce "andava fatto così" sembra sia condiviso da diversi membri del team. Alcuni sembrano anche preoccupati di perdere giocatori storicamente affezionati alla saga con queste scelte, come il combat director Ryota Suzuki che sembra sperare che l'effetto di questo gioco possa essere positivo anche per chi non apprezza particolarmente i giochi action.

Pensiamo che possiamo capire i giocatori che pensano "Nono so' se voglio giocare a quest--- gioco action", ma grazie all'accessibilità pensiamo possa essere anche l'occasione per i giocatori non vicini agli action game di avvicinarsi e imparare quanto questo stile sia divertente.

Le tendenze hanno da sempre condizionato lo sviluppo di videogiochi, e molte serie hanno finito per snaturarsi nel corso delle varie iterazioni per avvicinare sempre più persone ai loro prodotti. Di certo Final Fantasy 16 non è il primo gioco a virare dalle sue origini, e non sarà neanche l'ultimo. Capiamo però che molti giocatori possano sentirsi delusi, ma il consiglio è sempre lo stesso: "prima di giudicare, provatelo". 

web Fonte: truetrophies