Halo Infinite poster E3 2018

5 gennaio 2019

Halo Infinite : tutto quello che sappiamo del gioco

Halo è indubbiamente il franchise Microsoft più amato di sempre, punta di diamante tra le esclusive Xbox e uno dei videogiochi meritatamente più acclamati degli ultimi trent’anni. Non credo che ci sia bisogno di ulteriori presentazioni dato che se sapete cos’è un videogioco, sicuramente sapete di cosa stiamo parlando. Halo è tanto vasto quanto affascinante. Oltre alla serie videoludica, sviluppata prima da Bungie e poi da 343 Industries e pubblicata da Microsoft Studios per le sue console da salotto, l’universo di Halo è racchiuso in libri, action figures, show televisivi, cortometraggi (sia ufficiali che amatoriali), wiki e, a breve, sarà anche oggetto di un lungometraggio cinematografico prodotto da Showtime. L’ultimo videogioco in ordine di uscita è Halo 5: Guardians (2015), vittima di una campagna marketing colpevole di aver creato false aspettative sulla trama (completamente di altro genere rispetto a quanto narrato nel gioco stesso). Ma durante l’E3 del 2018, ovviamente durante la conferenza Microsoft, sono state finalmente rivelate le immagini del nuovo videogioco, Halo Infinite, con un trailer dedicato al nuovo motore grafico proprietario: lo Slipspace Engine.

 


Veniamo subito al dunque. Cosa sappiamo di questo nuovo ed attesissimo capitolo? Cosa possiamo dare per scontato e cosa ancora resta poco chiaro? O in altre parole, cosa ci aspetta?

Plot?
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Per quanto riguarda la storia che andremo a vivere nei panni del leggendario Spartan 117 possiamo dire ben poco, poiché di ufficiale sono state rilasciate una quantità veramente esigua di informazioni per poter trarre conclusioni certe. Questo però non ferma l'affiatata e sempre attiva community del gioco che, senza esitazioni, si è lanciata in congetture e speculazioni sulla possibile trama di questo nuovo capitolo. Dopo tre anni dalla sua ultima apparizione in immagini inedite torna Master Chief, unico e solo protagonista e personaggio giocabile della prossima campagna. Infinite riprenderà esattamente lì dove abbiamo lasciato il nostro Spartan 117, due anni dopo gli avvenimenti che hanno portato Chief a ricongiungersi con l’Arbiter e la dottoressa Halsey, a fronteggiare forse la più potente tra le minacce affrontate finora: Cortana. Non sappiamo se accanto al nostro super-soldato ritroveremo proprio l’Arbiter, Spartan Locke oppure il Blue Team come nel gioco precedente, ma la 343i ha confermato che tutta la campagna sarà incentrata sul solo Master Chief, e che questa scaverà nel profondo del suo rapporto con la potente IA, ora nemica della razza umana. Dove porterà questa nuova narrazione ancora non lo sappiamo ma importanti indizi arrivano proprio dal web, in particolar modo da parte della fanbase sfegatata che cova su Reddit le più disparate teorie. Una di queste, quella che ci sembra più plausibile e con i piedi per terra è quella che riportiamo di seguito. Il trailer mostrato durante lo scorso E3 presenta in sottofondo un messaggio in alfabeto morse. Il messaggio nascosto tra quegli intervalli sonori sembra essere “SOS ZETA HALO GDR”, dove Zeta Halo sarebbe il nome in codice dell'Installazione 07 secondo la lore del gioco.

Nel libro di Peter David, dedicato all’universo di Halo, si parla chiaramente di questo anello, che pare sia abitato da creature dall’aspetto simile a quello dei comuni cervi terrestri, esattamente come lo sono quelle mostrate nel trailer di presentazione dello Slipspace Engine.

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Dobbiamo tenere bene a mente che l’intenzione di Microsoft era quella di mostrare le enormi potenzialità del nuovo motore grafico, e che quindi ogni cosa mostrata non debba necessariamente rispecchiare elementi importanti di quello che sarà il prodotto una volta finito. Ciò, però, non toglie che quella del trailer sia stata un’ottima occasione per lasciare qualche briciola di pane agli appassionati e condurli sulla retta via.

 

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L’Installazione 07 è uno dei cinque anelli rimanenti delle installazioni di seconda generazione (i precursori crearono 2 generazioni di anelli, la prima con anelli più grandi che però vennero smantellati, mentre la seconda caratterizzata da una dimensione inferiore; degli anelli di seconda generazione uno è stato distrutto ed un altro reso inutilizzabile). Che l’anello in questione sia proprio quello che viene mostrato durante la scena finale di Halo 5: Guardians?

Come si può notare nella cittadella in Halo 3, quella che mostra gli ologrammi dei sette anelli, per intenderci, il primo di questi pare essere proprio l'installazione 07, l’anello infestato dal parassita Flood. Durante la scena finale, citata poco più su, Cortana sembra aver risvegliato qualcosa su quell’anello, qualcosa che ogni singolo fan riconoscerebbe molto facilmente. L’Installazione 07 venne usata come prigione del Primordiale, un essere appartenente alla specie dei Predecessori, nonché i creatori del Flood.

Insomma non sappiamo dove andrà a parare la prossima avventura di Master Chief, ma la cosa che proprio non riusciamo ad escludere è che Cortana abbia intenzione di servirsi del temibile parassita per i suoi scopi.

halo articolo i sette anelli

Gameplay?

Halo vanta, sin dal primo capitolo, un sistema di gameplay che lo ha reso unico nel suo genere. Lo sviluppo di ogni gioco si è concentrato in particolar modo su questo comparto per mantenerlo sempre all’altezza delle aspettative, al passo con i tempi e, a volte, precursore di sistemi che con il tempo sono stati adottati da altri giochi, divenendo così promotore di nuovi standard. Il capitolo nel quale c’è stato un cambio di rotta repentino nel sistema di gioco è proprio l’ultimo, il tanto discusso Halo 5: Guardians. Che piaccia o meno alla più che esigente fanbase, anche questo capitolo si è rivelato innovativo, adottando interessanti evoluzioni dello stile di gameplay e svecchiando la formula classica, ampliando efficacemente le possibilità di gioco. I puristi sicuramente preferiscono uno stile Halo Reach, vuoi per nostalgia o per affezione esagerata alle meccaniche classiche. Ma Halo 5 è riuscito ad evolvere il concetto di Arena Shooter basando ogni singolo match sulla filosofia del “Fair Game”: tutti partono con lo stesso loadout, tutti hanno le stesse possibilità, ricerca di una maggior simmetria della mappa di gioco, il più abile ha la meglio.

Allo stesso modo la 343i potrebbe cambiare ancora una volta le carte in tavola, aggiungere qualcosa di nuovo stravolgendo la struttura del gameplay, adottare la stessa filosofia e continuare sulle orme di Guardians, oppure fare un repentino salto indietro accomodando quei fans che preferivano il canonico stile di gioco.

Ci sono ancora molte lacune nelle informazioni riguardo a quello che saranno le fondamenta del gameplay, ma abbiamo comunque qualche certezza grazie agli aggiornamenti periodici che arrivano direttamente dal team di sviluppo.

 

- Sembra chiaro che una cosa che non verrà introdotta, purtroppo e per fortuna (da fan è più un "per fortuna"), è proprio la modalità che ha conquistato l'attenzione del mercato nell'ultimo anno e mezzo: la Battle Royale. 343i sembra non essere interessata a portare questa novità anche su un titolo come Halo. Molte aziende lo hanno già fatto con le loro produzioni di punta, come EA con Battlefield 5 e Activision con Black Ops 4, ma questo non sembra essere sufficiente per convincere Microsoft a stravolgere il solido sistema multigiocatore. A chiudere il discorso prima ancora che potesse essere aperto è stato lo stesso Jeff Easterling, lead writer di 343 Industries, che esclude l'inclusione della modalità con queste parole più che eloquenti: I'll tell you right now, the only 'BR' we're really interested in is 'Battle Rifle...The original 'BR.' So, calm yourself.

 

- Una delle features più amate dai videogiocatori e che ormai sembrava andata perduta, vuoi per limiti tecnici o per politiche di marketing, è la possibilità di giocare in split-screen. Privare il quinto capitolo della saga di Master Chief della possibilità di giocare in locale, sia campagna che multigiocatore, ha fatto storcere il naso ad una non indifferente fetta di pubblico. A quanto pare però la possibilità di giocare sullo stesso schermo, ovviamente attraverso lo stesso sistema di gioco, fino a 4 giocatori, tornerà in Halo Infinite. Questa è una delle promesse più preziose fatte durante una live-stream della software house statunitense.

- Altra promessa, ma molto meno recente rispetto a queste ultime, è l’assenza di microtransazioni invasive. Abbiamo più volte ribadito quanto le microtransazioni in Halo 5 fossero state aggiunte in modo da non sbilanciare una partita multigiocatore senza alcune conseguenze “pay-to-win”. Tramite queste infatti è possibile trovare solamente personalizzazioni estetiche e cards usa e getta per la modalità di gioco Warzone, introdotta da Halo 5, ma che non sappiamo se sarà riproposta nel nuovo capitolo. I fans sono stati rassicurati più volte in merito alle microtransazioni, ma bisogna dire che, nel caso in cui venissero riciclate le dinamiche precedenti, ci sarebbe ben poco di cui lamentarsi. Inoltre fu proprio Chris Lee a dire che sì, probabilmente ci saranno ancora le microtransazioni, ma no, assolutamente non ci saranno le tanto temute loot boxes.

 

  • Immagine personalizzazione reach

- A quanto pare si tornerà ad un sistema di customizzazione del proprio Spartan ai livelli di Halo Reach e forse meglio. Halo Reach permetteva di personalizzare ogni singolo componente della corazza, dalla forma al colore. In seguito a questo capitolo la personalizzazione del proprio Spartan è stata snellita e semplificata, ma a quanto pare i continui feedback della community questa volta si sono fatti sentire. L’intenzione di dare maggior ascolto ai videogiocatori è stata dimostrata anche dalla divulgazione di una piccola, ma non per questo poco gradita, modifica estetica. Il tessuto che riveste il soldato, quello sul quale viene assemblata la corazza, torna ad essere completamente nero. Dettaglio che sicuramente ai molti sembrerà da poco ma che, in realtà, una buona parte dell’utenza ritiene importante. 
 
- Da un tweet sospetto di Frank O’Connor è stato rivelato ad un fan in cerca di preziosi indizi che “l’esplorazione verrà premiata”. Da subito si è pensato ad un evoluzione dell’ambiente di gioco tale da paragonare il prossimo titolo ad un Open World oppure all’adozione di meccaniche da gioco di ruolo (in stile Destiny per intenderci), ma è ancora difficile dirlo. L’unica conclusione che ci è permesso trarre al momento è che saranno disponibili grandi porzioni di mappa e che l’esplorazione di queste potrebbe non essere solamente legata al ritrovamento di collezionabili.

 

Quando e dove potremo giocare Halo Infinite?

La finestra di lancio di Halo Infinite è ancora difficile da collocare. Sicuramente durante il 2019 sentiremo parlare sempre di più del titolo e probabilmente noi fans ci rifaremo gli occhi all’E3 di quest’anno (se non prima!). Molti danno ormai per scontato che il lancio del gioco avvenga nel 2020, cosa probabile stando alle tempistiche medie di sviluppo di un videogioco. La cosa poco chiara è se si tratti di un titolo Xbox One oppure di un gioco destinato ad approdare solo una volta che Xbox “Scarlett” arrivi sul mercato. Non è neanche da escludere l’ipotesi secondo la quale si tratti di un titolo Cross-Gen. Stando alle recenti intenzioni dell’azienda americana, Halo: Infinite potrebbe uscire sia su console che su Microsoft Windows con il supporto Play Anywhere, ed essere incluso nel catalogo Xbox Game Pass sin dal lancio.

Inoltre stiamo parlando di un titolo che è sempre stato al centro della scena eSports, e per questo motivo non ci stupirebbe vedere finalmente approdare su PC un gioco completo della saga. Piani per una versione PC, a quanto pare, erano previsti anche per Halo 5: Guardians e, con questo nuovo capitolo, i tempi potrebbero essere maturi per ampliare la distribuzione anche ai milioni di videogiocatori armati di mouse e tastiera. La cosa, poi, non comprometterebbe a nostro avviso "l'esclusività" del prodotto, dato che ormai sembra essere la stessa Microsoft a voler far capire che per Xbox non è più intesa solo la console da salotto, ma una piattaforma videoludica in grado di essere riprodotta su un vasto ecosistema di dispositivi. D'altro canto la mossa di portare preziose esclusive su Windows non sarebbe una novità. Basti pensare a Forza Motorsport 7, Gears of War 4, Forza Horizon 3 e 4, il prossimo all'uscita Crackdown 3 e l'attesissimo Gears 5, tutti titoli di vitale importanza per il colosso di Redmond. Quindi perchè non anche Halo Infinite?

Microsoft, come ben sappiamo, è a lavoro anche su un nuovo sistema di distribuzione videoludica, cloud gaming, motivo per cui non è da escludere la possibilità che anche il prossimo Halo faccia parte di questo ricco e vasto progetto.

 

Cambio di rotta anche per la presentazione del nuovo Halo. Sappiamo bene che tutto quello che sta dietro alla campagna pubblicitaria, così come la presentazione delle prime immagini al pubblico, è di vitale importanza. In passato credo siano stati commessi terribili errori, in special modo proprio con Halo 5. Sembra che questo lo abbiano capito anche nei Microsoft Studios. Il team che si è dedicato alla creazione del trailer ha lavorato con dedizione seguendo una sola linea guida: tre parole “ Speranza, Mistero e Meraviglia.” I trailer dei due capitoli precedenti hanno mostrato cose completamente opposte e i risultati raccolti non sono per nulla stati entusiasmanti. Per la sesta apparizione di Master Chief era chiaro ci fosse bisogno di qualcosa di più, di immagini che avrebbero fatto tornare la voglia di riprendere in mano il pad e rigiocare un qualsiasi titolo della saga.


Alla 343 abbiamo preso del tempo per guardare indietro, a come abbiamo pubblicizzato Halo in passato. In particolare ci siamo soffermati su come è stata strutturato la campagna marketing.
La cosa a cui teniamo è cambiare il modo in cui Infinite viene percepito. Invece di incentrare tutto attorno alla paura come in Halo 4 e Halo 5, abbiamo il desiderio di concentrare la campagna di Halo Infinite sul sentimento di speranza. Più speranza, mistero, più eroismo e simbolismo nel trailer. Vogliamo concentrarci sul sentimento di avere un mondo vivo a portata di dito e di tornare a quanto di buono fatto in Halo 1.
Dunque il nostro prossimo passo è quello di trasformare la paura in speranza. La nostra stella polare è diventata: vogliamo lasciare che il pubblico ci creda. Sarà il posto che il giocatore vorrà vivere, esplorare, il posto per il quale vorrà combattere.
Dan Chosich, narrative experiences director di Halo Infinite

 

Halo Infinite troverà sempre più spazio nel corso del 2019, sia per quanto riguarda le nostre pagine, sia per quanto riguarda l'intero panorama dell'informazione videoludica. Ci aspettiamo grandi cose da questo capitolo finale della trilogia 343i, e come milioni di persone là fuori ci auguriamo che Infinite possa essere all'altezza del suo nome. Se vi affascina l'immenso universo di Halo e volete scavare più a fondo nella lore di quest'opera, vi consigliamo di dare un'occhiata al video che segue. Riv3rse è artefice di una vera e propria enciclopedia ed è oggi uno dei membri più attivi e produttivi della community italiana. 

 

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Questo articolo è stato scritto grazie alla collaborazione di Yannick Tomasi, aka Ached, come me grande appassionato della serie. Ringraziamenti obbligati anche a Davide Fiume, aka Riv3rse, fondatore di Halosofia, creatore e voce narrante del video qui sopra, nonchè uno dei più grandi esperti dell'universo di Halo in Italia. Se volete scoprire di più su questo affascinante universo seguite tutti gli aggiornamenti sul sito di Halosofia.