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Inside Xbox: soddisfatti o delusi?

8 maggio 2020


Oggi, 7 maggio 2020, si è tenuta un’edizione a dir poco speciale dell’abituale appuntamento di Inside Xbox. Il sapore di questa edizione è particolare e, appunto, speciale, poichè Microsoft ha pubblicizzato l’evento come se fosse il più importante appuntamento con la next gen prima che i due colossi videoludici entrassero nel vivo dell'estate all’insegna di conferenze e presentazioni maggiori. La percezione dell’evento cambia in base ai punti di vista: se considerassimo questo appuntamento come nient’altro che una normale edizione di Inside Xbox, allora non potremmo assolutamente dire di essere delusi, amareggiati o insoddisfatti da ciò che abbiamo visto; se invece considerassimo l’appuntamento come un primo grande incontro con Xbox Series X e i giochi che decreteranno definitivamente il salto in avanti dell'industria (un po’ come ha voluto farci intendere la comunicazione di Xbox), beh allora siamo giustificati se diciamo “sì, ma volevo di più”.

L’errore sta proprio lì, nella comunicazione. Che sia chiaro poi, Microsoft non ha detto il falso anticipando che avremmo visto dei gameplay perchè, tutto sommato, sono stati mostrati presunti “in-game footage”. Ma sembra che la compagnia abbia deciso di giocare sulla parola stessa “gameplay”, che comunemente viene intesa come sequenza di gioco catturata così come viene giocata e non montata ad arte per renderla più spettacolare.

Nel web il pubblico si è diviso in due e la trasmissione su YouTube ha registrato un bombardamento di dislike dopo l’intervento del team Xbox; ma già ora la situazione sembra che si stia riequilibrando. I giochi mostrati hanno ricevuto tutti, o quasi, un particolare apprezzamento e noi stessi non vediamo l’ora di mettere le mani su alcuni per provare in prima persona i lavori. Per quanto riguarda l’assaggio di next gen, però, possiamo dire di non essere poi così impressionati. Da un lato la qualità grafica, in alcuni casi palesemente pompata, è talmente alta che ti fa rimanere un attimo lì a pensare “è una in-game o in engine?”, dall’altro i progetti sono talmente tanto interessanti che possiamo dirci contenti di aver finalmente qualcosa di nuovo. 


Il dispiacere più grande arriva proprio da dove meno ce lo aspettavamo, Assassin’s Creed Valhalla. Questo perché attendevamo veramente di vedere di cosa il titolo fosse capace, di come Xbox Series X permette effettivamente di giocarlo e con quale impatto visivo Ubisoft e Microsoft ci avrebbero stupito. Dopo il super cinematic trailer confezionato per l’annuncio poi, l’hype era alle stelle. Invece quello che abbiamo visto è niente più che un montaggio di sequenze pulite e viste da prospettive che non rispecchiano quella che sarà l’esperienza del giocatore. Il trailer mostra alcuni ambienti, spezzoni di scene di intermezzo e poco altro. Insomma, niente di troppo entusiasmante. Questo passo falso, ci teniamo a precisare, non ha in alcun modo abbassato il livello di hype per il titolo, e siamo ansiosi di vedere veramente un gameplay.

Esclusa questa parentesi delle false attese, questo Inside Xbox è stato una bomba. Abbiamo visto world premiere estremamente interessanti, e la maggior parte di questi titoli vedranno la luce entro i prossimi sei mesi. In questo articolo vogliamo portare alcuni di questi alla vostra attenzione, ovvero quelli che consideriamo i progetti più promettenti.

Scarlet Nexus

Bandai Namco, ad esempio, ha presentato una nuova ip dall’aspetto accattivante. Scarlet Nexus ha una direzione artistica che strizza l’occhio a produzioni come Code Vain e nel trailer ha mostrato delle sequenze di combattimento particolarmente movimentate che abbiamo apprezzato. Non si tratterebbe di un'esclusiva per la console Xbox, o almeno così non ci è stata presentata, ma sulla pagina del sito ufficiale vengono mostrati solamente i bollini per Xbox One e Xbox Series X. Sicuramente da tener d’occhio.

 

The Medium

Tra le varie presentazioni spicca sicuramente The Medium, una produzione di Bloober Team (gli stessi di Layers of Fear per intenderci). Questo horror psicologico ci mette nei panni di una medium in grado di mettersi in contatto con il mondo dei morti e di avere visioni da un’atmosfera da brividi. Le premesse sembrano assolutamente promettenti, e se giocato con un hardware che permette di godere di una risoluzione 4k con tanto di Ray Tracing allora la situazione si fa ancora più allettante.

 

Call of the Sea

Lo stile artistico di Call of the Sea ci ha colpiti. Si tratta di un adventure game ambientato su una misteriosa isola nascosta nel sud del Pacifico. Non mancheranno panorami suggestivi, impreziositi da uno stile grafico che ricorda a tratti Sea of Thieves. Saranno presenti puzzle ambientali che ci condurranno alla scoperta di misteriose costruzioni appartenenti ad una civiltà perduta.

 

Vampire The Masquerade Bloodlines 2

Vampire The Masquerade Bloodlines 2 ha aumentato ancora di più l’interesse che avevamo per questo titolo all’epoca del suo reveal, sia perché è il sequel di un videogioco che è rimasto nei cuori di chi lo ha giocato, sia perché il progetto è di Paradox, una software house che ci ha spesso piacevolmente stupito.

 

Btight Memory: Infinite

Infine, come non nominare Bright Memory Infinite? Seguito di un capitolo uscito esclusivamente per PC che ha sbalordito i videogiocatori per la sua freneticità e stile originale. E’ stato l’unico gameplay, anche se forse un po’ pompato graficamente, che ci ha mostrato la possibilità di poter metter mano su prodotti da un impatto visivo completamente differente da quello moderno. Quello che abbiamo visto ci piace, tutto: shooting system, corpo a corpo, ambientazione, caratterizzazione dei nemici e ritmo incalzante.

 

 

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