Nvidia  RTX 2080TI immagine alternativa

7 novembre 2018

NVIDIA RTX: la rivoluzione della grafica

Introduzione

Era da tempo, ormai, che si vociferava la probabile data di uscita di nuove schede grafiche appartenenti al marchio americano Nvidia. Ed è proprio nel corso di quest’anno che la celeberrima casa di produzione ha annunciato ufficialmente schede basate su un nuovo tipo di architettura, denominata Turing. Non solo, Nvidia ha anche deciso di cambiare il loro nome, rinominandole RTX, eliminando, così, il vecchio GTX.

Nuovo nome che deriva da una caratteristica ritenuta rivoluzionaria dal team californiano: il Ray-tracing. Una tecnologia riadattata che permette di avere un’illuminazione gestita in tempo reale dalla scheda, facendo risultare il tutto nel modo più realistico possibile agli occhi dell’utente. I primi titoli che la supporteranno sono stati già resi noti: Battlefield 5, che grazie a questo supporto genera ancora più curiosità, Metro Exodus e Shadow of the Tomb Raider.
Al momento del lancio saranno presenti in preordine la nuova RTX 2080 Ti, la RTX 2080 e la RTX 2070Ti e, rispettivamente, i loro prezzi saranno: 1279€, 869€ e 639€.

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 Non ci sarà più buio sul vostro monitor

Le nuove schede GeForce RTX uniscono funzionalità di Ray-tracing in tempo reale, intelligenza artificiale e shading programmabile, offrendo così la migliore esperienza di gioco possibile. Ray-tracing che è stato definito da Nvidia come il Sacro Graal della grafica per videogiochi, in quanto in grado di simulare, in tempo reale e in qualità cinematica, il comportamento della luce anche in quei titoli più pesanti sotto questo punto di vista.

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Inoltre, è stato migliorato il DLSS (Deep Learning Super Sampling) delle schede RTX che, sfruttando la potenza del deep learning e dell’I.A., porta la GPU a renderizzare immagini più nitide, con esecuzioni di rendering fino a due volte più veloci rispetto alle GPU della precedente generazione. Un notevole salto in avanti quindi.
Sono schede basate su un processo produttivo a 12 nanometri ed equipaggiate di una nuova memoria GDDR6 a 14 Gbps.

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Saranno in grado di supportare HDR a 12bit e risoluzione 8K, con codec HEVC dedicato e audio ottimizzato, infine, un virtual link per la realtà virtuale e NVLink, una nuova tecnologia che va a sostituire lo SLI (esclusa da quest’ultima feature, però, la RTX 2070).
Tirando le somme, tutto questo potrebbe portare al completo supporto di una configurazione surround di schermi 4K a 144hz a patto, però, che si decida di rinunciare al Ray-tracing. Ray-tracing gestito dagli RT Core che arrivano ad essere 72 sulla 2080Ti. Non molti quindi, ma che comunque aumentano notevolmente la differenza con la scheda di punta della scorsa generazione. Si passa infatti dai 1,2 miliardi di raggi di luce gestiti dalla 1080Ti ai 6, 8 e 10 miliardi delle nuove GeForce RTX.
Il modello di punta della nuova famiglia di GPU può contare su 576 Tensor core per 11 TFLOP half precision dedicati al deep learning, e su 4608 CUDA Core contro i 3584 della vecchia 1080Ti, per una potenza totale di 14 TFLOP contro gli 11,3 della vecchia scheda di punta.

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Paragonando la nuova RTX 2080 con una GTX 1080, come si evince dal grafico, la nuova scheda va quasi a doppiare, in potenza, la vecchia. Un risultato che però va valutato con benchmark di altri siti specializzati al riguardo, in quanto ciò potrebbe essere solo una manovra per accrescere l’euforia legata a queste nuove schede grafiche. Rimangono comunque dati che, se venissero confermati, indicherebbero che il traguardo del 4K a 60fps stabili è stato raggiunto. Bisognerà, inoltre, vedere se con Ray-tracing attivo reggeranno alti frame per secondo.

Non ci resta, quindi, che aspettare i primi benchmark per capire quanto effettivamente queste nuove schede riusciranno a spingere in avanti lo sviluppo tecnologico legato alla grafica dei videogame.